Export: i dati del presidente di Confindustria sono corretti

Confindustria
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Il 19 febbraio 2019, un’intervista con il Corriere della Sera, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha parlato dell’export italiano.

Boccia ha dichiarato che l’Italia è «un Paese che esporta beni e servizi per 550 miliardi, di cui 450 dalla manifattura». Parlando, poi, dei nostri principali partner, ha sottolineato che «sono nell’ordine: la Germania, che prende il 12 per cento del totale, la Francia, col 10 per cento e gli Stati Uniti, col 9 per cento».

Ma è davvero così?

L’export italiano

Vincenzo Boccia aveva già affrontato il tema in una sede istituzionale. Il 12 dicembre 2018, infatti, nel corso di un’audizione parlamentare relativa alla legge di Bilancio 2019 allora in discussione alla Camera, aveva riportato gli stessi numeri (450 miliardi di export per il settore manifatturiero e 550 miliardi complessivi).

Per verificare l’affermazione del presidente di Confindustria su una fonte terza e indipendente, possiamo prendere in esame le statistiche sull’import/export pubblicate dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise).

Non avendo a disposizione i dati definitivi del 2018, utilizzeremo quelli relativi al 2017.

Beni

Prendiamo in esame il periodo che va da gennaio a dicembre 2017. Con un volume nell’export di beni, la «manifattura» di cui parla Vincenzo Boccia, pari a 449,12 miliardi di euro l’Italia è al nono posto nella classifica mondiale. La cifra, dunque, è in linea con quella riportata dal presidente di Confindustria (450 miliardi).

Nel 2017 la quota di mercato italiano rispetto al totale dell’export mondiale è stata del 2,9 per cento. Il primato degli esportatori mondiali è della Cina, col 12,8 per cento.
Tab. 1: Principali Paesi esportatori ed importatori al mondo con relative quote di mercato - Fonte: Ministero dello Sviluppo economico
Tab. 1: Principali Paesi esportatori ed importatori al mondo con relative quote di mercato - Fonte: Ministero dello Sviluppo economico
Servizi

Grazie alle tabelle fornite dal Mise, possiamo poi analizzare anche l’andamento dello scambio di servizi. Nel 2017 l’Italia ha avuto nello scambio di servizi con l’estero un credito pari a 98,8 miliardi di euro, in settori che vanno dalla lavorazione per conto terzi ai servizi personali, culturali e ricreativi.
Tab. 2: Scambi di servizi per settori - Fonte: Ministero dello sviluppo economico
Tab. 2: Scambi di servizi per settori - Fonte: Ministero dello sviluppo economico
Quanto ha esportato l’Italia nel 2017?


Dunque, sommando beni e servizi risulta, per il 2017, un volume totale dell’export pari a 547,92 miliardi di euro (449,12 miliardi di euro relativi alle esportazioni legate al settore manifatturiero e 98,8 miliardi di euro in servizi). Possiamo quindi ritenere che anche la cifra complessiva riportata da Vincenzo Boccia (550 miliardi) sia sostanzialmente corretta.

I numeri del 2018, che al momento della nostra analisi non coprono la totalità dell’anno, non si discostano molto da quelli relativi al 2017: l’export di beni ammonta a 427 miliardi di euro nel periodo compreso tra gennaio e novembre 2018, e quello di servizi, nel periodo gennaio-settembre, ammonta a 77,5 miliardi di euro. Dunque, i dati fino ad ora disponibili evidenziano come l’export del 2018, tra gennaio e novembre, abbia avuto un valore totale pari a circa 504,5 miliardi di euro.

Germania, Francia e Stati Uniti

Per quanto riguarda l’export del nostro Paese a livello globale, i destinatari principali sono proprio le tre nazioni citate da Vincenzo Boccia.

Secondo l’analisi elaborata dall’Osservatorio Economico del Mise, su dati Istat e relativi al 2017, le esportazioni italiane verso la Germania hanno rappresentato la fetta più grande del nostro export, con un volume di 56,04 miliardi di euro con un peso percentuale del 12,5 per cento sul totale. Seguono, poi, quelle verso la Francia, che rappresentano il 10,3 per cento con un volume di 46,3 miliardi di euro. Infine, il terzo Paese verso cui l’Italia esporta maggiormente sono sono gli Stati Uniti: 40,4 miliardi di euro e il 9 per cento del totale.

Guardando ai dati relativi al 2018, nel periodo compreso tra gennaio e ottobre, il 12,7 per cento del nostro export era destinato alla Germania, il 10,5 per cento alla Francia e 9 per cento agli stati Uniti.

In conclusione

Il presidente di Confindustria ha sostanzialmente ragione: l’export di beni (‘manifatturiero’) è stato nel 2017 pari a circa 450 miliardi, e sommando i servizi si arriva a circa 550 miliardi complessivi. I dati disponibili relativi al 2018 confermano sostanzialmente questi valori. Corretto poi anche l’elenco delle principali destinazioni dell’export italiano: la Germania è il principale partner, seguita dalla Francia e dagli Stati Uniti.

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