Elon Musk esagera i “record” del governo Meloni

Il Pil cresce, ma non più di tutti e non con percentuali mai raggiunte prima. La disoccupazione è in calo, ma prima del 2008 era ancora più bassa
ANSA/FILIPPO ATTILI
ANSA/FILIPPO ATTILI
Nella serata di lunedì 23 settembre, a New York, l’imprenditore statunitense Elon Musk ha consegnato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni il premio Global Citizen Award, organizzato dal think tank Atlantic Council. In un breve discorso, Musk ha detto che Meloni «ha fatto un lavoro incredibile» a capo del governo italiano. A sostegno di questa sua dichiarazione, ha aggiunto che l’Italia «sta registrando una crescita record dell’economia» e «una disoccupazione record». 

Per quanto l’economia italiana stia andando meglio di altri Paesi europei e per quanto stia crescendo l’occupazione, i risultati attribuiti da Musk al governo Meloni sono esagerati.

Partiamo dalla crescita del Prodotto interno lordo (Pil). Secondo Eurostat, nel 2023 – il primo anno in cui ha interamente governato Meloni – il Pil italiano è cresciuto dello 0,9 per cento rispetto al 2022 (di recente l’Istat ha rivisto al ribasso questa percentuale, abbassandola al +0,7 per cento). Dodici Stati sui 27 membri dell’Unione europea sono cresciuti più dell’Italia, tra cui la Spagna (+2,7 per cento). La Francia è cresciuta come l’Italia, mentre l’economia tedesca si è contratta (-0,3 per cento). Il Pil italiano era cresciuto dello 0,9 per cento anche nel 2018, mentre nel 2017 e nel 2016 la percentuale di crescita era stata più alta, rispettivamente pari al +1,7 per cento e al +1,3 per cento. Negli anni precedenti alla crisi economica del 2008, la crescita annuale dell’Italia è stata spesso superiore a queste percentuali.
Secondo i dati di Eurostat più aggiornati, nel secondo trimestre di quest’anno il Pil italiano è cresciuto dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente, stessa percentuale registrata dalla Francia, più bassa di quella spagnola, più alta di quella tedesca. Quattordici Paesi Ue hanno registrato una crescita più alta. 

E per quanto riguarda l’occupazione? Secondo i dati più aggiornati di Istat, a luglio 2024 in Italia c’erano poco più di 24 milioni di occupati, il numero più alto mai raggiunto da gennaio 2004, ossia da quando sono disponibili i dati mensili confrontabili. Il tasso di disoccupazione era pari al 6,5 per cento: l’ultima volta che era stata raggiunta questa percentuale era marzo 2008. Prima ancora, però, il tasso di disoccupazione era stato ancora più basso: ad aprile 2007, infatti, si era attestato intorno al 5,9 per cento.
Il fatto che questi risultati siano stati raggiunti durante il governo Meloni non significa necessariamente che siano tutti la conseguenza delle politiche messe in campo dall’attuale governo. Per esempio, l’aumento del numero degli occupati e il calo del tasso di disoccupazione è iniziato nel 2021, dopo la fase più acuta della crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19, durante il precedente governo. Questo fenomeno sta riguardando da anni anche la maggior parte dei Paesi europei. E nonostante il tasso di occupazione in Italia sia il più alto mai raggiunto, rimane il più basso tra tutti i Paesi dell’Unione europea.

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