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Elezioni regionali

La rappresentanza di genere nelle regioni è aumentata dopo le elezioni

21 novembre 2024
Dove si è votato quest’anno la percentuale di donne nei consigli regionali e nelle giunte è cresciuta, tranne alcune eccezioni
Stefania Proietti, eletta presidente della Regione Umbria. ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI
Stefania Proietti, eletta presidente della Regione Umbria. ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI
di Carlo Canepa
Questa settimana il nuovo presidente della Regione Liguria Marco Bucci ha annunciato i nomi dei sette assessori che comporranno la giunta regionale. Tra questi c’è solo una donna, Simona Ferro di Fratelli d’Italia, una scelta che è stata criticata dai partiti di opposizione (anche nella precedente giunta regionale, guidata da Giovanni Toti, c’era solo un’assessora). Dopo le elezioni regionali, che si sono tenute il 27 e 28 ottobre, è però cresciuta la percentuale di donne nel consiglio regionale della Liguria, passata dal 9,7 per cento al 16,2 per cento. Secondo i calcoli di Pagella Politica, la rappresentanza di genere è aumentata nei Consigli regionali di tutte e sette le regioni andate al voto quest’anno, fatta eccezione per la Sardegna. 
In Abruzzo ora le donne rappresentano il 19,3 per cento dei consiglieri regionali, mentre prima del voto erano il 16,1 per cento. All’inizio il consiglio regionale abruzzese, eletto lo scorso marzo, aveva una percentuale più bassa, che poi è salita nelle settimane successive: alcuni consiglieri sono stati eletti assessori e hanno lasciato il posto in consiglio ad alcune donne. In Basilicata la percentuale di consigliere è cresciuta dal 9,5 per cento al 14,2 per cento, mentre in Piemonte si è passati dal 15,7 per cento al 39,2 per cento. In Emilia-Romagna e in Umbria, dove si è votato il 17 e 18 novembre, i nuovi consigli regionali non si sono ancora riuniti, ma in base alle liste degli eletti la percentuale di donne consigliere è salita in entrambe le regioni: in Emilia-Romagna si è passati dal 32 al 34 per cento, in Umbria dal 38,1 per cento al 47,6 per cento. In Sardegna, come anticipato, c’è stato un calo: adesso le consigliere sono il 15 per cento, prima del voto erano il 16,9 per cento. Va però sottolineato che è stata eletta presidente una donna, Alessandra Todde, sostenuta dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, che ha preso il posto di Christian Solinas, ex presidente di centrodestra.

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