Domenica 12 ottobre la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Maria Roccella (Fratelli d’Italia) è stata criticata da più parti per alcune sue dichiarazioni sull’antisemitismo e i viaggi d’istruzione nel campo di concentraemtno di Auschwitz, pronunciate durante un convegno organizzato a Roma dall’Unione delle comunità ebraiche italiane in occasione del secondo anniversario del 7 ottobre 2023.
Nella parte iniziale del suo intervento, Roccella ha sostenuto che in Italia, subito dopo l’attacco di Hamas contro Israele, sarebbe mancata una reazione unanime di solidarietà verso Israele e le vittime dei massacri. La ministra ha criticato in particolare il mondo universitario, accusandolo di aver smesso di essere un luogo di riflessione e di aver preso posizione contro Israele, citando le richieste per sospendere le collaborazioni con gli atenei israeliani. Secondo Roccella, questa assenza di empatia e di analisi sarebbe il segno di un «antisemitismo sommerso, strisciante», con cui l’Italia non avrebbe mai fatto davvero i conti.
È in questo contesto che la ministra ha introdotto un passaggio sui viaggi della memoria, affermando:
Nella parte iniziale del suo intervento, Roccella ha sostenuto che in Italia, subito dopo l’attacco di Hamas contro Israele, sarebbe mancata una reazione unanime di solidarietà verso Israele e le vittime dei massacri. La ministra ha criticato in particolare il mondo universitario, accusandolo di aver smesso di essere un luogo di riflessione e di aver preso posizione contro Israele, citando le richieste per sospendere le collaborazioni con gli atenei israeliani. Secondo Roccella, questa assenza di empatia e di analisi sarebbe il segno di un «antisemitismo sommerso, strisciante», con cui l’Italia non avrebbe mai fatto davvero i conti.
È in questo contesto che la ministra ha introdotto un passaggio sui viaggi della memoria, affermando: