Il ponte sullo Stretto costa come un anno di reddito di cittadinanza?

Lo ha detto il ministro Matteo Salvini: abbiamo controllato se ha ragione oppure no
Pagella Politica
Aggiornamento 14 aprile 2023, ore 13 – Nel Documento di economia e finanza il governo Meloni ha stimato in 13,5 miliardi di euro il costo aggiornato del ponte sullo Stretto di Messina. «A oggi non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente», si legge nel Def. «Pertanto, queste dovranno essere individuate in sede di definizione del disegno di legge di Bilancio».

 

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Il 25 marzo, inaugurando la nuova edizione della Scuola di formazione della Lega, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha dichiarato (min. 16:53) che il ponte sullo Stretto di Messina «costa un anno di reddito di cittadinanza». «Penso che i soldi sia meglio usarli per qualcosa che rimane nel nostro Paese, che crea mobilità, che crea velocità», ha aggiunto Salvini, criticando la misura di contrasto alla povertà introdotta nel 2019 con la Lega al governo, insieme al Movimento 5 stelle.

Ma è vero che la spesa per realizzare il ponte sullo Stretto (verso cui in passato era contrario lo stesso Salvini) sarebbe pari a quella che ogni anno è destinata al reddito di cittadinanza? In breve: al momento è impossibile sapere quanto costerà la costruzione del ponte visto che manca ancora il progetto esecutivo. Esistono comunque alcune stime, sebbene sembrino ormai superate.

Il costo del reddito di cittadinanza

Come spiega un dossier del Parlamento, il decreto-legge che all’inizio del 2019 ha introdotto il reddito di cittadinanza ha stanziato 5,9 miliardi di euro per il 2019, 7,2 miliardi per il 2020 e 7,4 miliardi per il 2021, stabilendo un limite di spesa di 7,3 miliardi annui a partire dal 2022. 

Successivamente il governo Draghi, con la legge di Bilancio per il 2022, ha aumentato il livello di spesa fino a quasi 8,8 miliardi di euro. Il governo Meloni ha invece ridotto i soldi destinati al reddito di cittadinanza: quest’anno le modifiche introdotte con la legge di Bilancio per il 2023 dovrebbero portare a un risparmio di oltre 740 milioni di euro, mentre a partire dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza non esisterà più, sostituito da un’altra misura di contrasto alla povertà di cui non sono ancora stati ufficializzati i dettagli.

Ricapitolando: il costo del reddito di cittadinanza, da quando esiste, si è aggirato tra i 7 e i 9 miliardi di euro l’anno. Anche il ponte sullo Stretto costa più o meno così?

Il costo del ponte sullo Stretto

A oggi è impossibile sapere quanto costerà la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, per collegare le coste della Calabria con quelle della Sicilia. Un progetto esecutivo, infatti, ancora non esiste. Da tempo circolano comunque alcune stime.

Il 16 marzo il governo Meloni ha approvato un decreto-legge con alcune misure per la realizzazione del ponte sullo Stretto. Il testo è stato approvato «salvo intese»: questa espressione significa che alcuni aspetti tecnici sono ancora in fase di studio e il decreto potrebbe essere modificato prima di essere presentato in Parlamento per la sua conversione in legge. Il governo ha spiegato che i principali interventi del decreto riguarderanno la riattivazione della società concessionaria dei lavori, la Stretto di Messina S.p.a., il riavvio delle attività di programmazione e progettazione dell’opera, e l’introduzione di un servizio di monitoraggio ambientale per valutare l’impatto dell’opera.

Secondo fonti stampa, il governo vorrebbe ripartire dal progetto di ponte approvato nel 2012, che prevedeva la costruzione di un ponte a campata unica – ossia un ponte sospeso tra due soli piloni, uno in Sicilia e uno in Calabria – lungo oltre 3 chilometri. Questo progetto, approvato 11 anni fa dall’ultimo governo Berlusconi, fu bloccato poco prima che partissero i lavori dal governo tecnico guidato da Mario Monti. «Entro l’estate 2024 ho l’intenzione di far approvare il progetto esecutivo e far partire i lavori», ha dichiarato il 17 marzo il ministro Salvini.

Il decreto dovrebbe anche recuperare i contratti con le aziende incaricate della costruzione del ponte cancellati dal governo Monti, a partire da quello con Eurolink, un gruppo di aziende guidate dalla multinazionale italiana delle costruzioni Salini-Impregilo, oggi rinominata Webuild. Proprio sul sito ufficiale di Webuild è presente una stima di quanto potrebbe costare la realizzazione dell’infrastruttura. «Il progetto del ponte sullo Stretto da solo vale 2,9 miliardi di euro, valore che sale a 7,1 miliardi a costi aggiornati considerando il progetto complessivo con tutte le opere connesse nelle aree interessate, con la metro di Messina, opere di sistemazione idrogeologica per le montagne circostanti, strade di accesso, strutture per far passare treno e macchine», spiega Webuild. «Si tratta quindi di un progetto che si potrebbe realizzare anche per fasi successive».

Non sono presenti ulteriori dettagli sui costi e va comunque ricordato che si tratta di una stima fatta da un’azienda potenzialmente coinvolta nella costruzione dell’opera, e non da un ente terzo indipendente. Abbiamo contattato Webuild per avere maggiori dettagli sulla stima, ma al momento della pubblicazione di questo articolo siamo ancora in attesa di una risposta. 

L’anno scorso l’allora ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile del governo Draghi Enrico Giovannini ha annunciato l’avvio di uno studio sulla «fattibilità tecnica-economica» per la realizzazione del ponte sullo Stretto, i cui risultati sarebbero arrivati nel 2023. Ad aprile 2021 lo stesso Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile aveva pubblicato una relazione in cui valutava varie alternative alla costruzione del ponte sullo Stretto. In quel documento non si menzionavano stime sui costi dell’opera nelle sue varianti. Una tabella era però dedicata ad alcuni esempi di «grandi ponti» costruiti nel mondo, con riferimenti ai costi. Per esempio il nuovo ponte sullo stretto dei Dardanelli, in Turchia, è lungo 3,6 chilometri, ha tre campate e un costo di 2,7 miliardi di euro. Il ponte di Akashi Kaikyo, in Giappone, è lungo quasi 4 chilometri, ha tre campate e un costo di 3,5 miliardi di euro. 

Secondo una relazione pubblicata nel 2009 dalla Corte dei Conti, oltre dieci anni fa l’onere complessivo dell’investimento per la costruzione del ponte sullo Stretto era stimato intorno ai 6,4 miliardi di euro. Nel 2012, ossia più di dieci anni fa, il costo presunto era di oltre 8,5 miliardi di euro. Oggi questa cifra è quasi sicuramente da rivedere al rialzo, visto che tra le altre cose è passato parecchio tempo e che negli ultimi anni c’è stato un forte aumento dell’inflazione e rincari delle materie prime. Inoltre andrebbero anche considerati i costi di manutenzione dell’opera, al momento non stimabili visto che, ribadiamo ancora, manca un progetto esecutivo.

Resta poi aperta la questione delle coperture economiche, a oggi ancora non disponibili. Il 22 marzo, ospite a Cinque minuti su Rai1, Salvini ha chiarito che i soldi per le costruzione li metterà lo Stato, aggiungendo che «se dei privati vorranno dare una mano, saranno i benvenuti».

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