Il 1° ottobre Più Europa ha scritto sulle sue pagine social che «con il governo Meloni gli italiani si drogano di più». Secondo il partito guidato da Riccardo Magi, questo fatto dimostra la necessità di legalizzare la cannabis, come risposta alle politiche proibizioniste del governo. A sostegno della sua dichiarazione, Più Europa ha citato alcuni dati, la cui fonte sarebbe il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano, ascoltato in un’audizione dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. «Nel biennio 2022-2023 c’è stato un generale aumento dei consumi. Nel 2023, in piena lotta alla droga “Made in Mantovano”, circa 516 mila studenti, il 34 per cento tra i 15 e i 17 anni, hanno riferito di aver consumato almeno una volta sostanza illegale», ha scritto Più Europa, citando il sottosegretario che ha la delega per le politiche antidroga.
Questi numeri sono corretti oppure no? E se sì, mostrano davvero che da quando si è insediato il governo Meloni, ossia dal 22 ottobre 2022, il consumo di droga in Italia è diventato più diffuso tra i giovani? Senza entrare nel dibattito sulla legalizzazione del consumo di cannabis, abbiamo cercato di rispondere a queste domande. In breve, c’è qualcosa che non torna sia nelle dichiarazioni di Più Europa sia in quelle di Mantovano.
Questi numeri sono corretti oppure no? E se sì, mostrano davvero che da quando si è insediato il governo Meloni, ossia dal 22 ottobre 2022, il consumo di droga in Italia è diventato più diffuso tra i giovani? Senza entrare nel dibattito sulla legalizzazione del consumo di cannabis, abbiamo cercato di rispondere a queste domande. In breve, c’è qualcosa che non torna sia nelle dichiarazioni di Più Europa sia in quelle di Mantovano.