Quanto ha fatto caldo quest’estate in cinque grafici

È stata la quinta più calda dal 1950, con aumenti delle temperature in tutte le regioni italiane e in gran parte d’Europa
Ansa
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L’estate sta per finire ed è il momento più adatto per fare un bilancio su come sono andate le temperature in questa stagione. Per farlo abbiamo fatto riferimento ai dati pubblicati da Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea [1]. In base alle rilevazioni più aggiornate, tra giugno e agosto in Italia si sono registrati in media 22,7 gradi contro una media storica di 21,1 gradi: si tratta della quinta estate più calda dal 1950, ossia da quando sono disponibili i dati. Le uniche estati più calde di questa sono state quella del 2003 (23,6 gradi in media), seguita da quella del 2022 (23,4 gradi), da quella del 2024 (23,1 gradi) e da quella del 2017 (22,9 gradi).

Sebbene 22,7 gradi non sembrino tanti, è bene tenere presente che questa è una media delle temperature di tutte le zone d’Italia, dal mare alla montagna, e per ogni momento della giornata, sia la notte sia il giorno. Di notte, per esempio, le temperature si abbassano sensibilmente e dormendo tendiamo a renderci meno conto di quanto fa caldo.
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Il confronto con il passato

A livello storico, il bilancio sull’andamento delle temperature si fa di solito su archi di trent’anni. Per esempio, si possono confrontare le temperature attuali con la media delle temperature del trentennio 1991-2020 o, per andare più indietro nel tempo, con quelle degli anni tra il 1961 e il 1990. 

Tra giugno e agosto di quest’anno Copernicus ha registrato un aumento delle temperature di 1,6 gradi rispetto alla media del trentennio 1991-2020 (21,1 gradi) e di 2 gradi rispetto a quella tra il 1961 e il 1990 (19,7 gradi). 
A livello giornaliero giugno è stato particolarmente caldo con temperature sempre sopra le due medie storiche. Luglio è stato invece altalenante: nei primi giorni ha fatto molto caldo, mentre in seguito le temperature sono scese considerevolmente, per poi tornare di nuovo sopra la media storica tra il giorno 13 e il giorno 26 del mese.
Tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto c’è stato un altro calo delle temperature, seguito da un aumento fino al picco di 26,2 gradi il 13 agosto, quando è stato registrato il giorno più caldo di quest’estate in Italia. Solo verso fine mese le temperature sono tornate sulla media storica. Le temperature registrate nella parte centrale di luglio sono particolarmente rilevanti. Infatti, sebbene possano essere considerate in un certo senso “fresche”, per diversi giorni del mese di luglio ha fatto molto più caldo che in passato. Nel complesso, il luglio di quest’anno è stato il dodicesimo luglio più caldo degli ultimi 75 anni.

Dove ha fatto più caldo

A livello territoriale l’aumento delle temperature è stato maggiore nel Centro e nel Sud rispetto al Nord. Quest’estate le regioni centrali sono passate da una media di 22 gradi nel 1991-2020 a una media di 23,7, mentre quelle del Mezzogiorno da 23 a 24,7 gradi. Entrambe queste macroaree hanno registrato aumenti di 1,7 gradi, mentre il Nord-Ovest di 1,55, passando da 18,7 a 20,2 gradi, e il Nord-Est di 1,3, con un aumento da 19,4 a 20,7 gradi.

In generale c’è stato un aumento delle temperature in tutta Italia, in particolar modo sulle Alpi in Piemonte e Valle d’Aosta e nelle regioni tirreniche, oltre che al Sud. Tra le grandi città, Napoli ha registrato un aumento di 1,8 gradi, Roma di 1,9, Torino di 1,7 e Milano di 1,4.
A livello regionale, in Basilicata e Valle d’Aosta le temperature medie sono aumentate di 1,97 gradi rispetto alle estati tra il 1991 e il 2020, un dato è simile al +1,95 della Campania. La Sardegna ha invece registrato un aumento di 1,9 gradi e la Liguria di 1,86. Il Veneto è stata la regione con il minor aumento, pari a +1,1 gradi, mentre il Friuli Venezia Giulia ha visto un aumento delle temperature di 1,2 gradi così come l’Emilia-Romagna. In Lombardia l’aumento è stato di 1,3 gradi, mentre in Piemonte di 1,7, così come la Toscana.
Allargando lo sguardo a tutta l’Europa, quest’estate le temperature sono aumentate sostanzialmente ovunque, con la sola eccezione di Estonia, Lituania e Bielorussia, che hanno registrato dei leggeri cali in diverse aree. I maggiori aumenti sono stati registrati invece nell’Europa meridionale.
In Spagna le temperature sono aumentate in media di 2,3 gradi rispetto alla media 1991-2020, in Kosovo e Bulgaria di 2,2 e in Portogallo di 2,1. Francia, Albania, Serbia hanno avuto aumenti di 1,9 gradi, il Montenegro e Macedonia del Nord di 1,8, la Grecia di 1,7, mentre la Bosnia e Erzegovina, il Regno Unito, la Svizzera e la Romania di 1,6 gradi, al pari dell’Italia. La Biellorussia nel complesso non ha avuto aumenti, mentre la Lettonia e la Lituania hanno registrato un calo di 0,1 grado. 
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[1] Copernicus divide l’Italia in aree di 83 chilometri quadrati e fornisce i dati sulle temperature per ciascuna area giorno per giorno, dal 1950 al 2025. Per scaricare i dati è necessario avere una chiave API (che si ottiene registrandosi) e per calcolare le temperature medie servono diverse elaborazioni. Qui è disponibile il codice che abbiamo utilizzato con tutti i dati per far sì che l’analisi sia riproducibile.
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