In questi giorni il dibattito politico si è concentrato sul caso di Maria Rosaria Boccia, presunta consulente del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, di cui il ministero nei giorni scorsi aveva smentito la nomina. Dopo la smentita, Boccia ha rilanciato sul suo canale Instagram varie prove del suo incarico di consulenza per il ministro Sangiuliano, tra cui alcuni documenti istituzionali relativi all’organizzazione del prossimo G7 sulla cultura a Pompei e mail istituzionali relative all’assunzione dell’incarico di consulente. Sul profilo Instagram di Boccia ci sono anche varie foto che la vedono partecipare a eventi istituzionali a fianco al ministro della Cultura. Di fronte alla richiesta di chiarimenti sia dei partiti all’opposizione sia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Sangiuliano ha detto che Boccia non ha ricevuto alcuna retribuzione dal Ministero della Cultura, e che tutte le trasferte in cui l’imprenditrice è stata coinvolta le sono state pagate dal ministro in persona.
Al di là di chi abbia pagato i viaggi e i pernottamenti, Boccia ha partecipato in questi mesi a vari eventi e conferenze stampa alla Camera dei deputati e su Instagram, oltre alle foto di questi eventi, l’imprenditrice ha pubblicato anche video che riprendono i corridoi e le sale interne dell’edificio. Sempre su Instagram, Boccia ha spiegato che questi video e foto sono stati girati non con il suo telefono, ma con un particolare tipo di occhiali, i Ray-Ban Meta, dotati di una micro-telecamera, sottolineando a detta sua di non aver fatto nulla di «illegale».
Fonti della Camera hanno confermato a Pagella Politica che all’interno dell’edificio è vietato fare video e foto, se non in alcune sale del palazzo. Più nel dettaglio, video e foto possono essere fatti nella sala stampa, ossia la sala dove ci sono le postazioni per i giornalisti, nella sala dedicata alle conferenze stampa e nella cosiddetta “ex tabaccheria”, ossia una sala adiacente a quella delle conferenze che è stata riaperta dopo la pandemia da Covid-19 in cui i giornalisti possono fare interviste video con i deputati. Salvo autorizzazioni particolari, al di fuori di questi spazi i video e le foto sono vietati, e questo divieto vale anche per i deputati.
Il divieto di fare foto e filmati all’interno della Camera è comunque sistematicamente violato, sia dai giornalisti sia dai politici, e raramente è sanzionato. Per esempio, a febbraio di quest’anno ha fatto discutere un video girato alla Camera in cui si vede il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (Partito Democratico) insultare la presidente del Consiglio Meloni, definendola «una stronza». In quel video, fatto all’insaputa di De Luca, il presidente della Regione Campania aveva criticato Meloni per averlo invitato a lavorare, piuttosto che a manifestare a Roma contro le riforme del governo insieme ad altri sindaci della sua regione. Il video con l’insulto di De Luca a Meloni è stato pubblicato da La7 sul suo sito.
Al di là di chi abbia pagato i viaggi e i pernottamenti, Boccia ha partecipato in questi mesi a vari eventi e conferenze stampa alla Camera dei deputati e su Instagram, oltre alle foto di questi eventi, l’imprenditrice ha pubblicato anche video che riprendono i corridoi e le sale interne dell’edificio. Sempre su Instagram, Boccia ha spiegato che questi video e foto sono stati girati non con il suo telefono, ma con un particolare tipo di occhiali, i Ray-Ban Meta, dotati di una micro-telecamera, sottolineando a detta sua di non aver fatto nulla di «illegale».
Fonti della Camera hanno confermato a Pagella Politica che all’interno dell’edificio è vietato fare video e foto, se non in alcune sale del palazzo. Più nel dettaglio, video e foto possono essere fatti nella sala stampa, ossia la sala dove ci sono le postazioni per i giornalisti, nella sala dedicata alle conferenze stampa e nella cosiddetta “ex tabaccheria”, ossia una sala adiacente a quella delle conferenze che è stata riaperta dopo la pandemia da Covid-19 in cui i giornalisti possono fare interviste video con i deputati. Salvo autorizzazioni particolari, al di fuori di questi spazi i video e le foto sono vietati, e questo divieto vale anche per i deputati.
Il divieto di fare foto e filmati all’interno della Camera è comunque sistematicamente violato, sia dai giornalisti sia dai politici, e raramente è sanzionato. Per esempio, a febbraio di quest’anno ha fatto discutere un video girato alla Camera in cui si vede il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (Partito Democratico) insultare la presidente del Consiglio Meloni, definendola «una stronza». In quel video, fatto all’insaputa di De Luca, il presidente della Regione Campania aveva criticato Meloni per averlo invitato a lavorare, piuttosto che a manifestare a Roma contro le riforme del governo insieme ad altri sindaci della sua regione. Il video con l’insulto di De Luca a Meloni è stato pubblicato da La7 sul suo sito.