Il 28 dicembre il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) ha diffuso sul proprio sito la versione aggiornata del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc). Il documento, atteso dal 2016, è studiato per «fornire un quadro di indirizzo» riguardo alle azioni necessarie per «ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici» e «trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche», come si legge nel comunicato del ministero.
Il Pnacc non è ancora stato approvato definitivamente: deve ancora concludersi la procedura di Valutazione ambientale strategia (Vas), un processo sistematico con cui viene valutato l’impatto ambientale di piani e programmi in modo preventivo, ossia prima della loro effettiva approvazione. Solo in seguito il Pnacc potrà entrare in vigore tramite un decreto ministeriale del Mase.
Il Pnacc non è ancora stato approvato definitivamente: deve ancora concludersi la procedura di Valutazione ambientale strategia (Vas), un processo sistematico con cui viene valutato l’impatto ambientale di piani e programmi in modo preventivo, ossia prima della loro effettiva approvazione. Solo in seguito il Pnacc potrà entrare in vigore tramite un decreto ministeriale del Mase.