Ci sono luoghi che non hanno mai pace, tormentati da vicende diverse ma in fondo sempre uguali. Cengio, nell’alta Valle Bormida, è uno di quelli: la sua area industriale è al centro di una storia di veleni più che secolare, iniziata quando la parola inquinamento non era neppure nel vocabolario degli italiani. Una storia infinita di lotte ambientali, di bonifiche annunciate e mai portate a termine, di acque ancora infestate dal percolato. Una storia che presto potrebbe aprirsi a un nuovo capitolo, visto che qui – proprio qui – qualcuno vorrebbe costruire un inceneritore destinato (anche) alla distruzione di rifiuti «speciali» e «pericolosi».
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