Aggiornamento 15 dicembre, ore 12 – Il leader di Azione Carlo Calenda ha dichiarato su Twitter che voterà per il candidato Valerio Casini.

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Il prossimo 16 gennaio 2022 circa 160 mila elettori romani saranno chiamati di nuovo alle urne, dopo la tornata elettorale di ottobre in cui Roberto Gualtieri (centrosinistra) è stato eletto sindaco della Capitale. All’inizio del prossimo anno andrà infatti individuato il sostituto alla Camera dell’ex ministro dell’Economia, che ha lasciato vacante il suo seggio a Montecitorio, vinto a marzo 2020, in sostituzione del neo eletto commissario europeo Paolo Gentiloni.

Il 13 dicembre è scaduto il termine per la presentazione delle candidature alle elezioni suppletive di gennaio, nel collegio uninominale di Roma 1, che raggruppa 25 tra rioni e quartieri capitolini. Nella sfida elettorale, i candidati principali saranno tre.

Chi sono i candidati

Il centrosinistra ha deciso di candidare Cecilia D’Elia, membro della segreteria nazionale del Partito democratico e responsabile del partito per le politiche sulla parità. D’Elia è anche portavoce nazionale della Conferenza nazionale delle donne democratiche, un luogo di incontro e confronto tra iscritte e non al Pd, e in passato è stata assessora alla Semplificazione e alle Pari opportunità del Comune di Roma, con Walter Veltroni sindaco.

Dopo la sfumatura della candidatura della ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, Italia viva ha deciso di presentare un proprio candidato, Valerio Casini, che fa parte del consiglio comunale di Roma. Alle scorse elezioni comunali Casini si è presentato nella lista “Calenda sindaco”, ricevendo oltre 3.300 preferenze.

Anche il centrodestra – con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – punterà su una neo consigliera comunale, Simonetta Matone, ex candidata vice sindaca di Enrico Michetti alle elezioni di ottobre, dove prese più di 4.800 preferenze.

L’assenza del Movimento 5 stelle

Il grande assente alle suppletive del prossimo 16 gennaio sarà invece il Movimento 5 stelle, che non ha presentato il nome di nessun candidato. Negli scorsi giorni il leader del M5s Giuseppe Conte aveva rifiutato la proposta del Pd di una sua candidatura alla Camera, come unitaria per la coalizione di centrosinistra. Il leader di Azione Carlo Calenda era subito sceso in campo, annunciando di essere pronto a sfidare Conte per il posto lasciato vacante da Gualtieri. L’ipotesi di candidatura era stata poi ritirata dallo stesso ex ministro dello Sviluppo economico il 7 dicembre, in un’intervista con La Repubblica.

Secondo fonti stampa, ora Calenda – che alle scorse comunali ha preso oltre 193 mila preferenze – non sembra orientato a supportare la candidatura di Casini, sostenuto da Iv, o quella di D’Elia, optando per non dare indicazioni di voto ai propri elettori.