Il 28 settembre il leader della Lega Matteo Salvini ha scritto su Facebook che nel Regno Unito «la follia del politicamente corretto supera ogni limite». Qui, secondo Salvini, il film Mary Poppins è stato «vietato ai minori 12 anni» a causa di un «presunto “linguaggio discriminatorio”», perché «per ben due volte contiene “l’uso improprio del termine ottentotto”». «La parola in questione sarebbe impropriamente usata per definire la popolazione indigena dell’Africa australe dei Khoekhoe», ha proseguito Salvini, aggiungendo: «Assurdo e surreale. Giù le mani dalla storia, dalla cultura e dalla magia dei film!».
A sostegno della sua tesi, il leader della Lega ha pubblicato una grafica con un’immagine del film e con il titolo di un articolo pubblicato lo stesso giorno da la Repubblica: “Mary Poppins non è più un film per tutti: in Gran Bretagna scatta il divieto ai minori di 12 anni per linguaggio discriminatorio”.
In realtà le cose non stanno come dice Salvini.
A sostegno della sua tesi, il leader della Lega ha pubblicato una grafica con un’immagine del film e con il titolo di un articolo pubblicato lo stesso giorno da la Repubblica: “Mary Poppins non è più un film per tutti: in Gran Bretagna scatta il divieto ai minori di 12 anni per linguaggio discriminatorio”.
In realtà le cose non stanno come dice Salvini.