Il 20 luglio, in un’intervista con il Corriere della Sera, il leader di Azione Carlo Calenda ha difeso la proposta di legge per introdurre un salario minimo in Italia da 9 euro lordi l’ora, firmata da tutti i partiti di opposizione eccetto Italia Viva. Il governo Meloni è contrario al salario minimo e due giorni fa il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani (Forza Italia) l’ha definita una misura da «Unione sovietica».
Secondo Calenda la dichiarazione di Tajani è una «stupidaggine» dal momento che il salario minimo «ce l’hanno tutti i Paesi dell’Ocse», dagli Stati Uniti alla Francia. Abbiamo verificato e, al di là della frase di Tajani, il leader di Azione esagera.
Secondo Calenda la dichiarazione di Tajani è una «stupidaggine» dal momento che il salario minimo «ce l’hanno tutti i Paesi dell’Ocse», dagli Stati Uniti alla Francia. Abbiamo verificato e, al di là della frase di Tajani, il leader di Azione esagera.