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Vero: l’Italia spende 200 milioni di euro l’anno in intercettazioni

| 24 ottobre 2022
La dichiarazione
«Per le intercettazioni spendiamo 200 milioni di euro ogni anno»
Fonte: Il Messaggero | 24 ottobre 2022
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Verdetto sintetico
La cifra indicata dal ministro della Giustizia è corretta.
In breve
  • Secondo il bilancio del Ministero della Giustizia, lo Stato ha stanziato 213 milioni di euro nel 2022 per la voce di spesa relativa alle intercettazioni. TWEET
Il 24 ottobre, in un’intervista con Il Messaggero, il nuovo ministro della Giustizia Carlo Nordio, deputato di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che ogni l’Italia spende «200 milioni di euro» per le intercettazioni, considerate uno «strumento importante» ma anche il «quasi unico utilizzato» dai magistrati. 

Abbiamo verificato e la cifra indicata da Nordio è corretta.

Quanto spende l’Italia in intercettazioni

Secondo il bilancio del Ministero della Giustizia, per il 2022 lo Stato italiano ha stanziato per la voce di spesa dedicato alle “intercettazioni” quasi 213,8 milioni di euro, una cifra pari a circa il 2 per cento dei 10,2 miliardi di euro che compongono il bilancio del ministero. Una cifra simile, intorno ai 218 milioni di euro, è stata stanziata per il 2021, per il 2020 e per il 2019. Nel 2016 la voce dedicata alle intercettazioni era più alta, oltre i 230 milioni di euro.  

In ogni caso possiamo dire che Nordio ha sostanzialmente ragione quando dice che il nostro Paese spende «200 milioni di euro» per le intercettazioni. 

Il Ministero della Giustizia fornisce anche una serie di statistiche sul numero di intercettazioni fatte in Italia. Nel 2020 (ultimo anno per cui sono disponibili i dati) i cosiddetti “bersagli” delle intercettazioni fatte dalla giustizia italiana sono stati in totale oltre 106 mila. Non si tratta solo di conversazioni telefoniche: i bersagli delle intercettazioni possono infatti essere di diverso tipo, come le utenze telefoniche, gli ambienti, le postazioni informatiche, le caselle di posta elettronica o altro. Nel 2020 circa il 78 per cento delle intercettazioni sono state telefoniche, il 14,5 per cento ambientali, e il 7,5 per cento hanno riguardato “altro”.

Le circa 83 mila intercettazioni telefoniche non equivalgono a circa 83 mila persone intercettate. I sospetti, monitorati dalla giustizia, hanno a volte più di un telefono: in media si stima che siano intercettati 1,6 bersagli per persona indagata. 

L’andamento nel tempo del numero di intercettazioni non è sempre stato regolare. Nel 2013 i bersagli intercettati erano stati oltre 141 mila, per poi calare, rimanendo comunque su livelli più alti rispetto a quelli dell’inizio degli anni Duemila, quando i bersagli intercettati erano in media circa 70 mila l’anno.

Il verdetto

Secondo Carlo Nordio, «per le intercettazioni spendiamo 200 milioni di euro ogni anno». Abbiamo verificato e il ministro della Giustizia ha ragione. Per il 2022 lo Stato ha stanziato 213 milioni di euro per la voce di spesa relativa alle intercettazioni, una cifra simile a quella degli anni precedenti.

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