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Vero: l’Msi votò Borsellino presidente della Repubblica

| 07 febbraio 2023
La dichiarazione
«Con il Msi fummo gli unici a votare simbolicamente per Paolo Borsellino come presidente della Repubblica nel 1992»
Fonte: Il Messaggero | 06 febbraio 2023
ANSA
ANSA
Verdetto sintetico
Il presidente del Senato dice la verità.
In breve
  • Dal 13 al 25 maggio 1992 il Parlamento si riunì per votare il nono presidente della Repubblica, eleggendo Oscar Luigi Scalfaro al sedicesimo scrutinio. TWEET
  • Il 19 maggio, durante l’undicesimo scrutinio, i parlamentari del Movimento sociale italiano, tra cui La Russa, votarono per il giudice antimafia Paolo Borsellino, che ottenne 47 voti. TWEET
Il 6 febbraio, in un’intervista con Il Messaggero, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha dichiarato che nel 1992 il Movimento sociale italiano (Msi), partito dove ha militato a lungo, fu l’unico «a votare simbolicamente» per il magistrato Paolo Borsellino come presidente della Repubblica.

Abbiamo verificato: La Russa dice la verità.

L’elezione del 1992

L’elezione del nono presidente della Repubblica si è svolta tra il 13 e il 25 maggio 1992 ed è terminata, dopo 16 votazioni, con l’elezione dell’allora presidente della Camera e deputato della Democrazia cristiana Oscar Luigi Scalfaro.

La votazione a cui La Russa fa riferimento è l’undicesima, avvenuta il 19 maggio. Secondo l’articolo 83 della Costituzione, il presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune, ossia con la presenza di deputati e senatori e dei delegati regionali, a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta, che nel 1992 corrispondeva a 508 voti.

Durante la votazione del 19 maggio nessun nome raggiunse questa soglia: i candidati più votati furono il senatore a vita Francesco De Martino (235 voti) e l’ex ministro della Giustizia Giuliano Vassalli (188 voti), sostenuto dal Partito socialista italiano. Il terzo più votato fu il senatore della Lega Nord Gianfranco Miglio con 77 voti, mentre gli astenuti furono 304.Questi tre nomi compaiono anche in altre votazioni e sono stati più o meno vicini a essere eletti. 

L’undicesima votazione è stata l’unica dove ci sono stati voti per il magistrato Paolo Borsellino, che ottenne 47 preferenze. L’elezione del presidente della Repubblica si svolge attraverso il meccanismo del voto segreto, ma consultando le fonti stampa possiamo stabilire con certezza che a votare «simbolicamente» per il giudice antimafia (che è stato poi assassinato dalla mafia due mesi dopo) fu il Movimento sociale italiano, il partito di ispirazione neofascista da cui sono poi derivati Alleanza nazionale e Fratelli d’Italia. 

Durante l’undicesima legislatura l’Msi poteva contare su 50 parlamentari eletti, 16 al Senato e 34 alla Camera: di questi ultimi faceva parte l’attuale presidente del Senato La Russa, che nel 1992 era alla prima esperienza in Parlamento. 
Figura 1. L’articolo del 20 maggio 1992 de La Stampa: tra i candidati votati ci fu anche il giudice Paolo Borsellino, definito «candidato del Msi» – Fonte: Archivio La Stampa
Figura 1. L’articolo del 20 maggio 1992 de La Stampa: tra i candidati votati ci fu anche il giudice Paolo Borsellino, definito «candidato del Msi» – Fonte: Archivio La Stampa

Il verdetto

Secondo il presidente del Senato, il Movimento sociale italiano fu l’unico a votare «simbolicamente» per Paolo Borsellino come presidente della Repubblica nel 1992. 

È vero: il 19 maggio 1992, durante l’undicesimo scrutinio per eleggere il nono presidente della Repubblica, i 47 voti del partito di La Russa, allora alla prima legislatura in Parlamento, andarono al magistrato antimafia. Fu eletto Oscar Luigi Scalfaro al sedicesimo scrutinio, il 25 maggio. Il 19 luglio 1992, meno di due mesi dopo la votazione, Borsellino fu assassinato dalla mafia.

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