In un’intervista al Messaggero il Segretario del Pd, Guglielmo Epifani, sottolinea alcuni temi che ritiene prioritari per la manovra d’autunno, in particolare il rilancio degli investimenti e dei consumi. Vediamo se i dati citati dall’ex sindacalista sono corretti.



I dati più recenti rilasciati da Confindustria risalgono a fine giugno 2013, e sono presumibilmente quelli a cui Epifani si riferisce. Nel documento ‘Scenari economici’, il Centro Studi dell’associazione sostiene che la ripresa è all’orizzonte anche se “a passo lento”, e che Paese ed imprese devono concentrarsi sull’export. I dati che ci interessano sull’andamento degli investimenti fissi e dei consumi nel 2011 e 2012, e le previsioni 2013-2014 sono facilmente consultabili attraverso la presentazione del Diretto del CSC.



I dati citati da Epifani non rispecchiano in maniera precisissima quelli diffusi dal Centro Studi, anche se i valori sono molto vicini (slide 41 della presentazione). Il calo degli investimenti fissi dovrebbe, infatti, arrivare al 5,8 nel 2013 (quindi più del 5% citato da Epifani) mentre i consumi dovrebbero calare in maniera meno marcata: -3% invece di -3,8%.



I dati sono dunque negativi, tant’è vero che il CSC non esita a sottolineare la portata storica di un calo dei consumi per tre anni consecutivi: “La spesa delle famiglie, secondo il CSC, dopo essere scesa del 4,3% nel 2012, diminuirà del 3,0% quest’anno e dello 0,3% il prossimo. Se questa previsione si concretizzerà, si tratterà della seconda volta dalla proclamazione del Regno d’Italia che, escluse le due guerre mondiali, si registreranno tre cali annuali consecutivi (la precedente è stata nel 1871-1873)”.



In conclusione, dati leggermente sbagliati ma molto vicini alla realtà: “C’eri quasi” per Epifani.



Previsioni Consumi e Investimenti Confindustria 2013 2014