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Il governo non ha mantenuto la promessa sul Piano oncologico nazionale

| 23 dicembre 2022
La dichiarazione
«Nonostante l’emergenza oncologica dovuta alla pandemia, questo governo non è riuscito a trovare 10 milioni da investire nel nuovo Piano oncologico nazionale»
Fonte: Facebook | 21 DICEMBRE 2022
ANSA
ANSA
Verdetto sintetico
La senatrice del Movimento 5 stelle ha ragione.
In breve
  • Il Piano oncologico nazionale (Pon) è stato approvato per la prima volta nel 2010 ed è stato aggiornato a giugno 2022 dal governo Draghi. TWEET
  • A inizio dicembre, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha promesso di finanziare il Pon con 10 milioni di euro per il 2023 e il 2024. Ma la legge di Bilancio, ora all’esame della Camera, non contiene questi fondi. TWEET
Il 22 dicembre, la capogruppo al Senato del Movimento 5 stelle Mariolina Castellone ha accusato su Facebook il governo Meloni di non aver trovato con la legge di Bilancio «10 milioni di euro» per finanziare il Piano oncologico nazionale, dedicato al potenziamento di strategie e azioni finalizzate a «prevenzione, diagnosi, cura e assistenza al malato oncologico». Il tutto «nonostante l’emergenza oncologica dovuta alla pandemia» di Covid-19.

Abbiamo verificato e Castellone ha ragione.

Di che cosa stiamo parlando

Per contrastare l’incidenza e la mortalità dei tumori in Italia, nel 2010 il Ministero della Salute, all’epoca guidato da Ferruccio Fazio (Forza Italia), ha sviluppato il Piano nazionale oncologico (Pon), valido inizialmente per il triennio 2010-2012 e poi prorogato fino al 2016. In sintesi, questo piano consiste in una serie di indagini e interventi che la sanità pubblica si pone come obiettivo per «affrontare tutti i problemi connessi all’oncologia, dalla prevenzione alla cure palliative». 

Dopo anni di mancati aggiornamenti, lo scorso giugno la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il nuovo Piano nazionale oncologico, relativo al periodo 2022-2027. Questo si coordina con il Piano europeo di lotta contro il cancro, un programma presentato dalla Commissione europea nel 2021 e basato su dieci iniziative negli ambiti della prevenzione, diagnosi, terapie e qualità della vita, mirato a sostenere «l’attività svolta dagli Stati membri per prevenire il cancro e garantire un’elevata qualità della vita ai pazienti oncologici, ai sopravvissuti, ai loro familiari e a chi li assiste».

Secondo le ricerche di Pagella Politica, il Pon 2022-2027 è formalmente in vigore, ma non ha mai ricevuto i finanziamenti necessari per essere effettivamente attivo. Lo scorso 6 luglio, il Senato ha approvato un ordine del giorno, presentato dall’ex senatrice Paola Binetti (Forza Italia), che impegnava il governo Draghi a «provvedere in legge di Bilancio un adeguato finanziamento per il Pon e ad assicurare allo stesso tempo un adeguato stanziamento di organico». In quell’occasione, il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini aveva dichiarato l’appoggio del suo partito – all’epoca all’opposizione – al progetto, affermando che «il contributo di Fratelli d’Italia non mancherà». Calandrini aveva comunque criticato il nuovo Pon 2022-2027, perché, a detta sua, il piano «non dice dove reperiremo le figure sanitarie» e non indica le «risorse» necessarie per una gestione efficiente delle malattie. 

Le promesse del ministro Schillaci

Con il nuovo governo Meloni, il 6 dicembre il ministro della Salute Orazio Schillaci ha presentato alle Commissioni Affari sociali e Sanità di Camera e Senato le linee programmatiche del suo ministero. Per quanto riguarda il finanziamento del Pon, Schillaci ha detto di aver già «tentato di proporre» l’inserimento di una norma specifica nella legge di Bilancio, ma la richiesta non era stata accolta. Il ministro ha quindi promesso di sostenere un emendamento nella legge di Bilancio per finanziare il Piano con 10 milioni euro per il 2023 e il 2024, in modo da «agevolarne l’adozione e la compiuta attuazione sul territorio», un’operazione definita come «non più procrastinabile».

Nei fatti però, l’emendamento proposto da Schillaci non ha superato l’esame degli emendamenti avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 dicembre e, come ha riportato il sito Quotidiano Sanità, «non figura tra quelli approvati nel dossier curato dal Servizio studi di Camera e Senato e nemmeno nei resoconti ufficiali della Commissione Bilancio». 

Oltre a quello sul fondo per il Pon, il governo ha tagliato anche un altro emendamento proposto dal ministro della Salute, che prevedeva di anticipare al 1° gennaio 2023 l’incremento di 200 milioni di euro per le indennità del personale del pronto soccorso. 

Ricapitolando, come sottolineato correttamente da Castellone, nel disegno di legge di Bilancio, al momento all’esame della Camera, non compare nessun provvedimento per finanziare il Pon 2022-2027. 

Il disegno di legge di Bilancio, una volta approvato dalla Camera, dovrà ricevere il via libera del Senato entro il 31 dicembre. Visto i tempi molto stretti, è quasi certo che il Senato si dovrà limitare ad approvare il testo presentato dalla Camera, senza poterlo modificare.

Perché si parla di «emergenza oncologica»

Nel suo post, Castellone fa riferimento anche a una situazione di «emergenza oncologica dovuta alla pandemia». È vero che, nel corso della pandemia di Covid-19, molte visite e attività di screening e prevenzione relative ai tumori sono state eliminate o posticipate, a causa della forte pressione a cui è stato sottoposto il servizio sanitario nazionale. 

Il rapporto “I numeri del cancro in Italia 2022”, pubblicato il 19 dicembre dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), conferma per esempio che la pandemia da Covid-19 ha causato in Italia «un aumento della mortalità dei pazienti oncologici» e un «calo delle nuove diagnosi», legato «all’interruzione degli screening» e al «rallentamento delle attività diagnostiche». Anche lo stesso ministro Schillaci, nell’audizione del 6 dicembre, ha sottolineato che a causa della pandemia sono saltati «molti screening oncologici e visite di controllo». «Dovremo aspettarci nei prossimi anni un incremento del numero dell’incidenza delle malattie oncologiche, e probabilmente anche una maggiore severità delle stesse», ha aggiunto il ministro.

Il verdetto

Secondo Mariolina Castellone, nel disegno di legge di Bilancio per il 2023 il governo «non è riuscito a trovare 10 milioni» di euro per finanziare il nuovo Piano oncologico nazionale (Pon). Abbiamo verificato e la senatrice del Movimento 5 stelle ha ragione.

A inizio dicembre il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva promesso che sarebbe stato presentato un emendamento alla legge di Bilancio per finanziare con 10 milioni di euro per il 2023 e 2024 il nuovo Pon, relativo al periodo 2022-2027. La legge di Bilancio, al momento all’esame della Camera, non contiene alcun riferimento a questi fondi. 

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