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Crosetto sbaglia: l’export cinese in Italia non è triplicato in tre anni

| 31 luglio 2023
La dichiarazione
«La Cina ha triplicato in tre anni le esportazioni in Italia»
Fonte: Corriere della Sera | 30 luglio 2023
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
L’affermazione del ministro della Difesa non è supportata dai dati
In breve
  • Tra il 2020 e il 2022 le esportazioni cinesi in Italia sono passate da 32,2 miliardi di euro a 57,5 miliardi. L’aumento registrato in questi tre anni è stato del 79 per cento, molto più basso del 200 per cento citato da Crosetto. TWEET
  • Il saldo della bilancia commerciale con la Cina, ovvero la differenza tra esportazioni e importazioni, è peggiorata negli ultimi tre anni, passando da -19,4 miliardi nel 2020 a -41 miliardi nel 2022 (+111 per cento). TWEET
Il 30 luglio il ministro della Difesa Guido Crosetto (Fratelli d’Italia) ha parlato in un’intervista con il Corriere della Sera dei rapporti tra Italia e Cina e confermato l’intenzione del governo Meloni di uscire dall’accordo commerciale noto con il nome di “Nuova via della seta”.

Secondo Crosetto la scelta di aderire all’accordo, firmato a marzo 2019 durante il primo governo Conte, è stato «un atto improvvisato e scellerato», dal momento che ha favorito principalmente le esportazioni cinesi in Italia, che in tre anni «sono triplicate».

Abbiamo verificato e, al di là dell’opportunità o meno di rinnovare l’accordo, sui numeri Crosetto esagera.

I dati sugli scambi commerciali

I dati sul volume degli scambi commerciali tra l’Italia e gli altri Paesi sono monitorati dall’Osservatorio economico del Ministero degli Esteri, che fornisce le informazioni sulle attività nei mercati esteri degli operatori economici nazionali e, viceversa, su quanto fatto dagli operatori esteri sul mercato italiano.

Per quanto riguarda la Cina, l’interscambio commerciale con il nostro Paese, ovvero la somma di esportazioni e importazioni, nel 2022 è stato pari a quasi 74 miliardi di euro. Il dato è in forte crescita (+36 per cento) rispetto al 2021, quando ammontava a 54,2 miliardi.

Questo aumento è dovuto in larga parte alla crescita del volume delle importazioni, ossia dei prodotti cinesi che vengono acquistati sul mercato italiano. Nel 2022 le importazioni dalla Cina hanno avuto un valore di 57,5 miliardi di euro, registrando un aumento del 49 per cento rispetto al 2021, quando era pari a 38,5 miliardi. Ma al netto di questo aumento, certo considerevole, è sbagliato dire, come ha fatto Crosetto, che le importazioni cinesi in Italia sono triplicate negli ultimi tre anni. Tra il 2020 (32,2 miliardi) e il 2022 (57,5 miliardi) le importazioni dalla Cina sono aumentate di circa il 79 per cento: un dato significativo, ma molto più basso del 200 per cento dichiarato dal ministro della Difesa.
Il discorso cambia leggermente se si considera il saldo della bilancia commerciale con la Cina, già citata in passato da politici di altri partiti per criticare la firma del trattato con la Cina. Dal 2019 infatti, anno dell’avvio della “Nuova via della seta”, la differenza fra esportazioni ed importazioni tra Italia e Cina è peggiorata per noi, passando da -19,4 miliardi di euro del 2020 a -41 miliardi del 2022. In termini percentuali questo divario è aumentato del 111 per cento circa negli ultimi tre anni, un dato comunque minore di quello riportato per le sole importazioni da Crosetto. In sostanza si può dire che il saldo negativo del commercio con la Cina è più che raddoppiato.

Il motivo per cui la bilancia commerciale con la Cina è peggiorata è perché l’export italiano non è cresciuto allo stesso passo dell’import: le merci italiane in Cina avevano un valore di 15,6 miliardi di euro nel 2022, un dato in crescita del cinque per cento rispetto al 2021. Tra il 2018 e il 2020 invece il volume delle importazioni è sempre stato in calo.

Il verdetto

Secondo Crosetto a causa dell’accordo noto come “Nuova via della seta”, firmato nel 2019 dal primo governo Conte, le esportazioni cinesi in Italia «sono triplicate in tre anni». Abbiamo verificato e il ministro della Difesa esagera.

Tra il 2020 e il 2022 il volume delle importazioni italiane provenienti dalla Cina è passato da 32,2 miliardi di euro a 57,5 miliardi. L’aumento registrato è quindi del 79 per cento in tre anni: un dato considerevole, ma comunque lontano dal 200 per cento citato da Crosetto.

Anche il saldo della bilancia commerciale, ossia la differenza fra esportazioni e importazioni con la Cina, è peggiorato negli ultimi anni, a causa dello squilibrio tra l’aumento delle importazioni e quello delle esportazioni tra il nostro Paese e la Cina. Ma anche questo dato, seppur molto alto (+111 per cento) è più basso di quello citato dal ministro, che comunque si riferiva alle sole esportazioni cinesi in Italia.

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