Il 16 marzo il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte è stato ospite del Congresso nazionale della Cgil in un evento con gli altri leader dei partiti di opposizione. Nel suo intervento Conte ha detto che il suo partito vuole «contrastare la precarietà» e che il Jobs Act, ossia la riforma del mercato del lavoro approvata dal governo Renzi, è stato un «fallimento». A sostegno della sua tesi Conte ha dichiarato che a questa conclusione è giunta «a novembre 2022» anche la Banca d’Italia, secondo cui il fallimento del Jobs Act «ha prodotto solo più guadagni per i datori di lavoro».
Ma è davvero così? Abbiamo verificato che cosa ha detto alcuni mesi fa la Banca d’Italia e, al di là del giudizio politico di Conte sul Jobs Act, il presidente del Movimento 5 stelle ha fatto confusione, citando uno studio che parla di un’altra riforma, più vecchia.
Ma è davvero così? Abbiamo verificato che cosa ha detto alcuni mesi fa la Banca d’Italia e, al di là del giudizio politico di Conte sul Jobs Act, il presidente del Movimento 5 stelle ha fatto confusione, citando uno studio che parla di un’altra riforma, più vecchia.