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Carfagna ha ragione sui pochi asili nido, ma non c’entrano con la proposta del Pd

| 25 agosto 2022
La dichiarazione
«Al Sud l’offerta di asili nido non arriva al 15 per cento dei bambini residenti»
Fonte: Twitter | 24 agosto 2022
ANSA/FABIO FRUSTACI
ANSA/FABIO FRUSTACI
Verdetto sintetico
L’affermazione della ministra per il Sud è corretta, ma parte da un presupposto sbagliato.
In breve
  • Secondo Istat, nel 2019 gli asili nido al Sud offrivano 14,5 posti ogni 100 bambini residenti. TWEET
  • L’affermazione si basa su un’interpretazione errata della proposta del Partito democratico, che vuole rendere obbligatoria la scuola dell’infanzia, ma non gli asili nido. TWEET
Il 24 agosto la ministra per il Sud e per la Coesione territoriale Mara Carfagna (Azione) ha criticato su Twitter la proposta, avanzata in occasione del meeting di Rimini del 23 agosto, del leader del Partito democratico Enrico Letta di allungare l’obbligo scolastico dalla scuola dell’infanzia fino alla maturità. Secondo Carfagna, questa misura sarebbe di difficile attuazione, perché al Sud l’offerta di asili nido copre soltanto il «15 per cento dei bambini residenti». 

Il dato è corretto ma la ministra interpreta in modo errato la proposta del Partito democratico, che non si riferisce agli asili nido (frequentabili dagli 0 ai 3 anni di età) ma alla scuola dell’infanzia, che invece accoglie i bambini tra i 3 e i 5 anni. 

I dati sugli asili nido

I dati più aggiornati sulla presenza di asili nido in Italia sono forniti dall’Istat e sono aggiornati alla fine del 2019. In quel momento, erano presenti sul territorio nazionale 13.384 «servizi educativi per la prima infanzia», con una capienza di oltre 361 mila posti. 

Secondo quanto stabilito dal Consiglio europeo nel 2002, i Paesi dell’Ue dovrebbero offrire almeno 33 posti in asilo nido per ogni 100 bambini residenti. Secondo i dati Istat, nel 2019 complessivamente l’Italia si poneva al di sotto di questa soglia, con circa 27 posti disponibili ogni 100 bambini a livello nazionale. Esistono però differenze territoriali significative: tre anni fa il Nord-Est e il Centro Italia superavano l’obiettivo, con una copertura rispettivamente del 34,5 per cento e del 35,3 per cento, il Nord-Ovest era vicino alla soglia (31,4 per cento), mentre il Sud e le Isole erano ancora lontani. Nelle Isole i posti in asili nido erano in media 15,7 ogni 100 bambini, mentre al Sud erano 14,5, una cifra vicina al «15 per cento» citato da Carfagna. In particolare, con una copertura inferiore all’11 per cento, la Campania e la Calabria raggiungevano appena un terzo dell’obiettivo europeo.

Allo stesso tempo, l’Istat ha evidenziato che nel 2019 i posti in asilo nido, soprattutto nel settore privato, sono aumentati significativamente nelle regioni del Mezzogiorno, segnando +4,9 per cento al Sud e +9,1 per cento nelle isole, contro l’1,5 per cento di aumento complessivo a livello nazionale. L’incremento «è il risultato delle misure statali adottate nel corso degli anni a sostegno del riequilibrio dei divari territoriali», spiega il rapporto. 

La proposta del Pd

Sebbene il dato citato da Carfagna sia corretto, questo si riferisce a un’interpretazione errata della proposta di Letta e del Partito democratico. Al Meeting di Rimini, infatti, il segretario del Pd ha rilanciato la proposta, contenuta nel programma del suo partito in vista delle elezioni del 25 settembre, di rendere obbligatoria la scuola dell’infanzia, che copre la fascia dai 3 ai 5 anni, e non l’asilo nido, che va da 0 a 3 anni. La scuola dell’infanzia oggi non è obbligatoria in Italia, ma ha comunque un tasso di frequenza superiore al 90 per cento, mentre per gli asili nido il dato si riduce al 26,3 per cento. 

«Rendere obbligatoria la scuola d’infanzia, e allungare l’obbligo scolastico fino alla maturità, sono scelte fondamentali», ha detto Letta il 23 agosto, sottolineando che la scuola d’infanzia dovrebbe essere gratuita.

Il verdetto

Secondo Mara Carfagna (Azione), oggi al Sud l’offerta di asili nido copre soltanto il «15 per cento dei bambini residenti». Il dato citato dalla ministra per il Sud è corretto: secondo Istat, nel 2019 gli asili nido in questa parte dell’Italia offrivano 14,5 posti ogni 100 bambini residenti. 

L’affermazione di Carfagna si basa però su un’interpretazione sbagliata di una proposta del Pd, che vorrebbe rendere obbligatoria la scuola dell’infanzia, e non gli asili nido.

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