indietro

Letta non vuole una patrimoniale sulla prima casa, ma alzare le imposte sulle eredità plurimilionarie

| 11 agosto 2022
La dichiarazione
«Il segretario del Pd Letta ha annunciato di voler introdurre una tassa patrimoniale sulla prima casa e sulle successioni»
Fonte: Facebook | 8 agosto 2022
ANSA/MATTEO BAZZI
ANSA/MATTEO BAZZI
Verdetto sintetico
L’affermazione del presidente di Forza Italia è corretta solo a metà.
In breve
  • In questo inizio di campagna elettorale, il segretario del Partito democratico ha annunciato di voler dare una dote ai neodiciottenni, finanziandola con un aumento delle imposte di successione sulle eredità più alte. TWEET
  • Al momento Letta non ha però detto di voler introdurre nessuna tassa patrimoniale sulla prima casa. TWEET
L’8 agosto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha scritto su Facebook che il segretario del Partito democratico Enrico Letta «ha annunciato di voler introdurre una tassa patrimoniale sulla prima casa e sulle successioni».

È davvero così? Abbiamo verificato e l’affermazione del presidente di Forza Italia è corretta solo a metà.

Che cosa ha proposto Letta

In un’intervista del 30 luglio al Tg2, il segretario del Pd Letta ha proposto di introdurre una dote per i giovani che compiono 18 anni, da finanziare con un aumento delle imposte di successione per i patrimoni plurimilionari, rilanciando così una proposta avanzata a maggio 2021 (e già al tempo criticata dai partiti di centrodestra). 

In quell’occasione, il Pd proponeva di intervenire solo sulle donazioni dirette tra genitori e figli superiori al milione di euro. La tassa sarebbe continuata a scattare solo a partire da questa soglia, così com’è ora, ma l’aliquota sarebbe stata aumentata al 20 per cento per le eredità da più di 5 milioni di euro. In questo modo, secondo le intenzioni del Pd, sarebbe stato possibile finanziare un bonus da 10 mila euro per il 50 per cento dei neo-diciottenni, da distribuire sulla base dell’Isee familiare. 

Letta non ha specificato se la proposta per le elezioni del prossimo 25 settembre sarà uguale a quella già avanzata nel 2021 o se invece subirà modifiche. 

Al contrario di quanto affermato da Berlusconi, però, non risulta dai canali social di Letta, né dalle varie interviste rilasciate dal segretario del Pd o dal sito del partito, nessun riferimento all’introduzione di una tassa patrimoniale «sulla prima casa»

In generale oggi la prima casa non è tassata, salvo qualche eccezione. Il pagamento dell’imposta municipale propria (Imu) avviene infatti solo se l’abitazione è considerata di lusso e quindi rientra in specifiche categorie catastali.

La tutela della prima casa da ogni forma di tassazione è da anni un cavallo di battaglia di Berlusconi, che ha sfruttato il tema anche in altre campagne elettorali per criticare gli avversari politici, in particolare del centrosinistra.

Il verdetto

Secondo Berlusconi, il segretario del Partito democratico Enrico Letta «ha annunciato di voler introdurre una tassa patrimoniale sulla prima casa e sulle successioni».

L’affermazione è corretta solo a metà. Di recente Letta ha dichiarato di voler costituire una dote per i giovani che compiono 18 anni, finanziandola con un aumento delle aliquote sulla tassa di successione per le eredità plurimilionarie, ma non ha invece proposto di introdurre una tassa patrimoniale sulla prima casa.

 

SOSTIENI PAGELLA

Leggi ogni giorno la newsletter con le notizie più importanti sulla politica italiana. Ricevi le nostre guide eBook sui temi del momento.
ATTIVA LA PROVA GRATUITA
Newsletter

I Soldi dell’Europa

Il lunedì, ogni due settimane
Il lunedì, le cose da sapere sugli oltre 190 miliardi di euro che l’Unione europea darà all’Italia entro il 2026.

Ultimi fact-checking

  • «Finalmente un primato per Giorgia Meloni, se pur triste: in due anni la presidente del Consiglio ha chiesto ben 73 voti di fiducia, quasi 3 al mese, più di qualsiasi altro governo, più di ogni esecutivo tecnico»

    7 dicembre 2024
    Fonte: Instagram
  • «Le agenzie di rating per la prima volta, due agenzie di rating, per la prima volta hanno rivisto in positivo le stime sull’Italia. Dal 1989 questa cosa è accaduta tre volte in Italia»

    30 ottobre 2024
    Fonte: Porta a Porta – Rai 1
  • «Da quando c’è questo governo, abbiamo votato in 11 tra regioni e province autonome, forse 12 tra regioni e province autonome. È finita 11 a uno»

    30 ottobre 2024
    Fonte: Cinque minuti – Rai 1