Il 22 marzo Matteo Salvini, per difendere l’operato della Regione Lombardia anche a fronte dell’azzeramento del Cda di Aria (la società della Regione che si occupa della gestione dei vaccini, finita al centro delle polemiche per i frequenti disservizi), ha affermato che ad oggi la Lombardia è «la regione che ha vaccinato più di tutti in Italia».
Il leader della Lega dice una cosa formalmente corretta. La Lombardia è infatti la regione più popolosa d’Italia (più di 10 milioni di abitanti, quasi il doppio rispetto alla seconda regione più popolosa, il Lazio, che ha 5,75 milioni di abitanti) e la distribuzione alle regioni dipende in misura determinante – anche se non con una corrispondenza del 100 per cento* – dalla popolazione.
La Lombardia risulta così aver somministrato, al 22 marzo, più di 1,2 milioni di dosi, ed essere l’unica sopra la soglia del milione (la seconda regione, il Lazio, è a circa 800 mila).
Per valutare l’operato di una regione ha però più senso guardare ai vaccini dati in rapporto alla popolazione e, fatto questo calcolo, emerge come la Regione Lombardia sia nelle ultime posizioni in Italia.
Il leader della Lega dice una cosa formalmente corretta. La Lombardia è infatti la regione più popolosa d’Italia (più di 10 milioni di abitanti, quasi il doppio rispetto alla seconda regione più popolosa, il Lazio, che ha 5,75 milioni di abitanti) e la distribuzione alle regioni dipende in misura determinante – anche se non con una corrispondenza del 100 per cento* – dalla popolazione.
La Lombardia risulta così aver somministrato, al 22 marzo, più di 1,2 milioni di dosi, ed essere l’unica sopra la soglia del milione (la seconda regione, il Lazio, è a circa 800 mila).
Per valutare l’operato di una regione ha però più senso guardare ai vaccini dati in rapporto alla popolazione e, fatto questo calcolo, emerge come la Regione Lombardia sia nelle ultime posizioni in Italia.