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Verso la Nuova Emilia-Zelanda

| 11 dicembre 2019
La dichiarazione
«[La Nuova Zelanda] Ha Pil e popolazione paragonabili ai nostri [dell'Emilia-Romagna] e ha approvato una legge per azzerare le emissioni entro il 2050, arrivare al 100% di rinnovabili entro il 2035 e piantare un miliardo di alberi. Dobbiamo darci lo stesso orizzonte in Emilia-Romagna».
Fonte: La Repubblica | 18 dicembre 2019
Wikimedia Commons
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Verdetto sintetico
Vero
Il 18 novembre 2019, Elly Schlein ha rilasciato un’intervista a La Repubblica dove ha presentato alcuni punti del programma della sua lista Emilia-Romagna Coraggiosa in vista delle prossime elezioni regionali.

L’ex eurodeputata del Partito Democratico ha sostenuto che la Nuova Zelanda e la regione italiana abbiano «Pil e popolazione paragonabili». Questo aspetto giustificherebbe una svolta verso la green economy sull’esempio neozelandese che, sempre secondo Schlein, avrebbe «approvato una legge per azzerare le emissioni entro il 2050, arrivare al 100 per cento di rinnovabili entro il 2035 e piantare un miliardo di alberi».

Ma è veramente possibile paragonare l’Emilia-Romagna con la Nuova Zelanda? Davvero il governo neozelandese ha approvato questi provvedimenti green?

Abbiamo verificato e Schlein ha ragione.

Emilia-Romagna e Nuova Zelanda: Popolazione e Pil a confronto

Iniziamo dalla popolazione: la regione italiana e la terra dei kiwi hanno una popolazione simile?

Guardando ai dati Ocse, Schlein ha sostanzialmente ragione. Nel 2018 la popolazione dell’Emilia-Romagna ammontava a 4,452 milioni di individui mentre quella neozelandese a 4,885 milioni.

Esistono poi delle sostanziali differenze se si esaminano nel dettaglio le due popolazioni. Come è ad esempio evidente dal grafico sottostante, la popolazione neozelandese è cresciuta ad un ritmo più elevato rispetto a quella emiliano-romagnola. Tra le due popolazioni vi è poi anche una differenza sostanziale circa l’età media registrata nel 2018: 37,3 anni per i neozelandesi e 46,2 anni per gli emiliani.
Grafico 1: Crescita della popolazione della Nuova Zelanda e dell'Emilia Romagna tra il 2008 e il 2018 (milioni di abitanti) - Fonte: elaborazione di Pagella Politica su dati Ocse
Grafico 1: Crescita della popolazione della Nuova Zelanda e dell'Emilia Romagna tra il 2008 e il 2018 (milioni di abitanti) - Fonte: elaborazione di Pagella Politica su dati Ocse
Passiamo ora al confronto del Pil e guardiamo, anche in questo caso, ai dati forniti dall’Ocse.

Il Pil reale dell’Emilia-Romagna ammontava nel 2017 a 188,4 miliardi di dollari, poco al di sopra di quello neozelandese che si assestava nello stesso anno sui 167,2 miliardi di dollari. Come mostra il grafico sottostante, questo divario è leggermente diminuito negli ultimi anni a favore della Nuova Zelanda.

Zero emissioni, energie rinnovabili e un miliardo di alberi

Passiamo ora alla seconda parte della dichiarazione. Quando Schelin parla di «una legge per azzerare le emissioni entro il 2050» fa presumibilmente riferimento al Climate Change Response (Zero Carbon) Amendment Bill. Si tratta di un emendamento al Climate Change Response Act del 2002 che, dopo aver ricevuto l’assenso reale il 13 novembre 2019, è diventato legge a tutti gli effetti.

Questa legge stabilisce la riduzione di emissioni di gas serra sino a raggiungere un valore zero entro il 2050. Raggiungere questo obbiettivo renderebbe la Nuova Zelanda uno stato carbon neutral dove ogni emissione generata dall’attività umana viene controbilanciata dalla rimozione di gas serra presenti nell’atmosfera. Da questo obbiettivo sono escluse le emissioni generate dal settore agricolo e dei rifiuti per le quali viene stabilita una soglia inferiore da raggiungere: una riduzione compresa tra il 24 per cento e il 47 per cento entro il 2050. L’ex eurodeputata del Pd fa dunque riferimento ad una legge che effettivamente esiste.

Ma che cosa sappiamo sulla produzione di energia elettrica interamente da fonti rinnovabili entro il 2035 e di un miliardo di nuovi alberi? Questi due traguardi non vengono stabiliti nella legge appena descritta.

La completa transizione ad energie rinnovabili fa parte di un accordo siglato in Nuova Zelanda nel 2017 tra il Labour Party e il Green Party per la formazione dell’attuale governo neozelandese. L’intento è quello di portare nel Paese la produzione da fonti rinnovabili dall’attuale 82 per cento (dato del 2019) al 100 per cento. Sebbene si tratti di una promessa e non di una legge, il governo si è comunque messo all’opera chiedendo un parere all’Interim Climate Change Commitee riguardo fattibilità, benefici e costi dell’operazione.

L’obbiettivo di piantare un miliardo di alberi è poi contenuto nel One billion trees programme lanciato dal governo neozelandese nel 2017. Si tratta di un programma volto ad incentivare sia il rimboschimento a fini commerciali che di specie autoctone. A novembre 2019 si stima che siano stati piantati 149 milioni di alberi e il raggiungimento dell’obbiettivo finale è previsto per il 2028 (Grafico 2).
Grafico 2: Pil reale Emilia Romagna e Nuova Zelanda in milioni di dollari - Fonte: Ocse
Grafico 2: Pil reale Emilia Romagna e Nuova Zelanda in milioni di dollari - Fonte: Ocse
Il verdetto

Elly Schelin ha detto che la Nuova Zelanda e l’Emilia-Romagna hanno Pil e popolazione «paragonabili». Sempre secondo Schlein, la Nuova Zelanda avrebbe «approvato una legge per azzerare le emissioni entro il 2050, arrivare al 100 per cento di rinnovabili entro il 2035 e piantare un miliardo di alberi».

Schelin ha ragione. Pil e la popolazione della Nuova Zelanda e dell’Emilia-Romagna sono simili (rispettivamente 4,885 milioni di individui e 4,452 milioni di individui). È poi vero che la Nuova Zelanda ha approvato una legge che mira ad azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050 come è corretto ritenere che il governo neozelandese ha deciso di finanziare il rimboschimento per un miliardo di piante.

Resta invece al momento solo una promessa del governo neozelandese il raggiungimento di una completa transizione a energie rinnovabili.

In conclusione, Elly Schlein merita un “Vero”.

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