Il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha partecipato all’incontro dei partiti della destra nazionalista europea a Coblenza, in Germania, e durante il suo intervento ha citato le cifre della disoccupazione giovanile italiana. Vediamo di verificare quei numeri.



La disoccupazione giovanile



Secondo i dati ISTAT più recenti, riferiti a novembre dello scorso anno e ancora provvisori, la disoccupazione giovanile italiana si attesta al 39,4 per cento (il tasso generale di disoccupazione è invece dell’11,9 per cento). La fascia d’età interessata da questa definizione è quella tra i 15 e i 24 anni.



Questo significa che quattro giovani su dieci non hanno un lavoro? È una conclusione che si sente spesso, ma è scorretta. Come precisa infatti lo stesso istituto di statistica, la percentuale riguarda solo i giovani tra i 15 e i 24 anni che stanno lavorando o stanno cercando un lavoro, ma non quelli che sono “inattivi”, solitamente perché impegnati negli studi. Quest’ultima categoria è quella in cui rientra la stragrande maggioranza dei giovani, come riassumiamo nel grafico successivo.



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In concreto, un tasso di disoccupazione giovanile del 39,4 per cento significa che circa un giovane su dieci cerca lavoro e non lo trova (il 10,6 per cento). Per rendere ancora più evidente il contrasto, vediamo come appare la stessa “torta” per la fascia d’età 35-49 anni, in cui si può dire che la percentuale di persone ancora nel processo di istruzione sia assai scarsa.



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Come si vede, in questo caso le percentuali sono rovesciate: la stragrande maggioranza dei 35-49enni – in numeri assoluti, poco meno di 10 milioni – lavora, circa un quinto non lavora per scelta o perché scoraggiato, e il 7,7 per cento – un po’ più di un milione di persone – è disoccupato, cioè è in cerca di lavoro ma non lo trova.



Tornando ai giovani, a novembre c’erano dunque circa 630 mila ragazzi disoccupati, da confrontare da un lato con il numero di 15-24enni che stanno ancora studiando o sono comunque inattivi, circa 4,3 milioni, e dall’altro con il totale dei disoccupati in Italia esclusi quelli nella fascia giovanile, che è di quasi 2,5 milioni di persone.



Per dare un po’ di contesto, dobbiamo comunque considerare che non si tratta di cifre granché incoraggianti a livello europeo, e che l’Italia spicca per avere uno dei tassi di disoccupazione giovanile più alti d’Europa. Ecco la situazione dei principali paesi UE, sulla base dei dati Eurostat per il 2015.



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Il verdetto



Matteo Salvini ha dichiarato che oggi, in Italia, quattro giovani su dieci non hanno un lavoro. In realtà, circa tre quarti dei giovani non ha un lavoro perché è impegnato nello studio o comunque è inattivo, mentre la percentuale dei giovani che vorrebbero un lavoro ma non lo trovano è del 10 per cento circa dei 15-24enni: dunque, uno su dieci. “Pinocchio andante” per il leader della Lega Nord.