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È l’argomento del giorno e non c’è giornale che non ne parli: le banche, queste sconosciute. Ne ha parlato anche Matteo Renzi durante una conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi e, in risposta a una domanda della stampa, ha citato un primato tutto italiano, che ci vorrebbe come il Paese con il più alto numero di istituti bancari. Vediamo se i numeri lo confermano.



Quante banche ci sono in Italia e in Europa



La Banca Centrale Europea tiene traccia del numero di istituzioni monetarie finanziarie (monetary financial institutions, MFIs) dell’area euro, con informazioni aggiornate mensilmente. Le statistiche sono presentate distinguendo tre categorie: la banca centrale (una per ogni paese più la Bce), gli istituti di credito (credit institution) e i money market fund, cioè fondi comuni di investimento di tipo aperto, ovvero a capitale variabile (per maggiori informazioni si legga qui). Prendiamo in considerazione le cifre riguardo gli istituti di credito: le più recenti si riferiscono a ottobre 2015 e dipingono una situazione riassunta nel grafico successivo.



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Come si vede, l’Italia non ha il record assoluto del numero di istituti di credito, visto che i suoi 654 sono superati dalla Germania (1.775) e dall’Austria (682). Non ha il record neppure nel totale delle istituzioni finanziarie (in cui scivola al quarto posto dietro Germania, Francia e Austria).



Si potrebbe obbiettare che si tratta di numeri assoluti, i quali non tengono conto delle dimensioni relative dei diversi Paesi. Se però proviamo a fare una classifica del numero di istituti di credito per milione di abitanti (qui tutti i dati utilizzati), si evince che non solo l’Italia è molto lontana dal record di banche per abitante (record del Lussemburgo, con oltre 254 istituti di credito per milione di abitanti), ma con quasi 11 istituti di credito per milione di abitanti è anche sensibilmente al di sotto della media della zona euro (16,1).



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Tra i grandi Paesi europei, Francia e Spagna hanno in effetti meno banche di noi per milione di abitanti (rispettivamente 7 e 4,6), mentre la Germania ne ha poco più del doppio (21,8).



Al di là del numero di banche, i paesi Ue con i settori bancari più importanti in termini assoluti sono la Francia e la Germania (con 7,2 e 7,1 migliaia di miliardi di euro di asset totali, rispettivamente); con 2,7 migliaia di miliardi, l’Italia è al quarto posto, superata anche dalla Spagna (3,6).



Finora l’analisi si è concentrata solo sui Paesi dell’area euro. Possiamo ampliare l’analisi al resto d’Europa grazie ai dati dell’European Bank Authority, che presenta dati aggregati aggiornati al 2013. Dalle cifre sui settori bancari nazionali (scaricabili qui) è evidente che la Polonia si avvicinava all’Italia per numero di istituti di credito (ben 640), mentre il Regno Unito si fermava a soli 201, anche se il totale degli asset nel 2013 lo poneva appena al di sopra del più grande settore bancario dell’area euro, quello francese (7.976 miliardi di euro contro 7.971).



Il verdetto



Matteo Renzi ha detto che l’Italia ha un primato europeo per quanto riguarda il numero di banche. Tale dichiarazione non è vera non soltanto in termini assoluti (dove siamo superati da Germania e Austria, nella classifica degli istituti di credito) ma anche in termini relativi, visto che la maggior parte dei Paesi europei ha più banche di noi in rapporto al numero degli abitanti. “Pinocchio andante” per il Presidente del Consiglio.