Dopo lo scandalo della giostra-maialino assurto agli onori delle cronache da Salvini, le carni suine tornano protagoniste dei nostri giornali. Tutto parte da una ricerca dello Iarc, l’Organizzazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’Oms, che ha rilasciato qualche giorno fa uno studio sulla relazione tra carni rosse e tumori. La notizia shock ha suscitato l’allarme tra i consumatori e parecchi giornali hanno riportato titoli alquanto catastrofisti, addirittura comparando il danno della carne rossa a quello causato dalle sigarette o dall’alcool.



carne tumori



I risultati della ricerca dello Iarc



In un documento di chiarimento rilasciato a commento dello studio, lo Iarc risponde ai principali dubbi in merito ai risultati. Riportiamo qui alcuni estratti tradotti dal documento.



Domanda: La carne rossa è stata classificata nel Gruppo 2A, ovvero quello degli alimenti ‘probabilmente cancerogeni per gli esseri umani’. Cosa significa esattamente?



Risposta: Per la carne rossa questa classificazione si basa su evidenze limitate provenienti da studi epidemiologici che mostrano una associazione positiva tra l’assunzione di carne rossa e lo sviluppo di cancro al colon-retto, insieme a forte evidenza meccanicistica. Il fatto che l’evidenza sia limitata significa che si è osservata una associazione positiva tra l’esposizione all’agente (la carne rossa) e il cancro ma che altre spiegazioni per questo risultato (causalità, errore, elementi confondenti) non possono essere escluse.



Domanda: La carne processata è stata classificata nel Gruppo 1, ovvero quello degli alimenti ‘cancerogeni per gli esseri umani’. Cosa significa?



Risposta: Questa categoria viene usata quando c’è sufficiente evidenza di cancerogenicità negli umani. In altre parole, se c’è evidenza convincente che l’agente causi il cancro. Questa valutazione è in genere basata su studi epidemiologici che mostrano lo sviluppo del tumore in persone che sono state esposte all’agente. Nel caso della carne processata, la classificazione si basa su evidenza sufficiente tratta da studi epidemiologici che mostrano che la carne processata causa cancro al colon-retto.



Domanda: La carne processata è stata classificata come ‘cancerogena per gli umani’, Gruppo 1. Il fumo di sigarette e l’amianto sono anche essi classificati come ‘cancerogeni per gli umani’ (Gruppo 1). Questo vuol dire che il consumo della carne processata è cancerogeno come fumare tabacco o l’amianto?



Risposta: No, la carne processata è stata classificata nella stessa categoria di altri agenti che causano tumori come il fumo di sigarette e l’amianto (Gruppo 1), ma questo NON vuol dire che siano tutti ugualmente pericolosi. La classificazione Iarc descrive la forza dell’evidenza scientifica su come questi agenti causino il cancro, e non valuta il livello di rischio.



Domanda: Quanti casi di cancro ogni anno possono essere attribuiti al consumo di carne processata e di carne rossa?



Risposta: Secondo le più recenti stime del Global Burden of Disease Project, una organizzazione di ricerca accademica indipendente, circa 34.000 morti per cancro ogni anno nel mondo sono attribuibili a diete con alto apporto di carni processate.



La portata del fenomeno



Secondo gli esperti dello Iarc, ciascuna porzione di 50 grammi di carne processata mangiata ogni giorno aumenta il rischio di cancro al colon-retto del 18%. Dr Kurt Straif, capo del programma di studi monografici allo Iarc, sostiene che per un individuo il rischio di sviluppare cancro al colon-retto a causa del consumo di carne processata rimane comunque basso, ma il rischio aumenta con l’ammontare della carne consumata. Lo Iarc ha considerato più di 800 studi che hanno investigato l’associazione di oltre 12 tipi di cancro con il consumo di carne rossa o processata in differenti Paesi e popolazioni con diete diverse. I risultati non sono quindi nuovi (già nel 2007 ad esempio il World Cancer Research Fund parlava di evidenza convincente circa le responsabilità della carne processata).






Rimane forte il confronto con altri agenti cancerogeni come il fumo di sigarette. Secondo Cancer Research UK, il rischio di incorrere in un cancro (ai polmoni) a causa del fumo è molto alto. Di tutti i casi di cancro ai polmoni (44.488 nuovi casi nel Regno Unito nel 2012), l’evidenza suggerisce che 86% sono stati causati dal tabacco. Circa il 21% dei casi di tumori all’intestino (41 581 nuovi casi nel 2011) invece sono collegati al consumo di carne. Inoltre Cruk stima che di tutti i casi di cancro (tutte le tipologie), il 19% sia causato dal fumo mentre il 3% dalla carne.



E’ vero dunque che fumo di sigaretta e carni processate sono inserite dallo Iarc nella stessa categoria di agenti cancerogeni. Ma come spiegato dal professor David Philips a commento di precedente studio legato al diesel, Iarc fa ‘hazard identification’ e non ‘risk assessment’. “Questo può sembrare tecnico ma significa che lo Iarc non si occupa di dire quanto un agente è potente nel causare il cancro, solo se può o non può causarlo. Per fare una analogia, pensate alle bucce di banana. Possono sicuramente causare incidenti, ma in pratica non succede molto spesso (a meno che non lavori in una fabbrica di banane). Il tipo di danno in cui si può incorrere scivolando su una banana non è generalmente grave come ad esempio quello causato da un incidente automobilistico. Ma sotto un sistema di ‘hazard identification’ come quello dello Iarc, ‘bucce di banana’ e ‘macchine’ verrebbero inserite nella stessa categoria, perchè entrambe sicuramente causano incidenti”.