Una delle notizie più discusse nelle ultime ore riguarda l’annuncio da parte della casa farmaceutica Pfizer e della società BioNTech di risultati molto incoraggianti su un vaccino sperimentale contro il coronavirus.
Per il momento le informazioni scientifiche a riguardo sono ancora poche. Una delle evidenze raccolte sembra essere che nel 90 per cento dei soggetti testati il vaccino è rimasto efficace anche dopo 7 giorni dalla somministrazione delle seconda dose, una percentuale più alta delle aspettative.
L’annuncio di Pfizer ha già portato a forti rialzi nelle maggiori borse mondiali e ai primi commenti da parte del governo italiano. «Le notizie di oggi sul vaccino anti-Covid sono incoraggianti. Ma serve ancora tanta prudenza», ha scritto il 9 novembre su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza. «La ricerca scientifica è la vera chiave per superare l’emergenza».
L’invito alla prudenza del ministro è quanto mai opportuno, vista ancora la fase sperimentale in cui si trova la ricerca sui vaccini. Ma negli ultimi mesi, in diverse occasioni, lo stesso Speranza e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – insieme con molti quotidiani ed esperti – hanno dato diverse date sull’arrivo di un eventuale vaccino nel nostro Paese. Una comunicazione di questo tipo rischia di generare ulteriore confusione e false aspettative nella popolazione, in un momento di grave incertezza generale.
Abbiamo ricostruito alcuni degli annunci più significativi fatti negli ultimi mesi da Conte e Speranza, per poi riassumere qual è attualmente lo stato della ricerca sui vaccini contro il coronavirus.
Per il momento le informazioni scientifiche a riguardo sono ancora poche. Una delle evidenze raccolte sembra essere che nel 90 per cento dei soggetti testati il vaccino è rimasto efficace anche dopo 7 giorni dalla somministrazione delle seconda dose, una percentuale più alta delle aspettative.
L’annuncio di Pfizer ha già portato a forti rialzi nelle maggiori borse mondiali e ai primi commenti da parte del governo italiano. «Le notizie di oggi sul vaccino anti-Covid sono incoraggianti. Ma serve ancora tanta prudenza», ha scritto il 9 novembre su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza. «La ricerca scientifica è la vera chiave per superare l’emergenza».
L’invito alla prudenza del ministro è quanto mai opportuno, vista ancora la fase sperimentale in cui si trova la ricerca sui vaccini. Ma negli ultimi mesi, in diverse occasioni, lo stesso Speranza e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – insieme con molti quotidiani ed esperti – hanno dato diverse date sull’arrivo di un eventuale vaccino nel nostro Paese. Una comunicazione di questo tipo rischia di generare ulteriore confusione e false aspettative nella popolazione, in un momento di grave incertezza generale.
Abbiamo ricostruito alcuni degli annunci più significativi fatti negli ultimi mesi da Conte e Speranza, per poi riassumere qual è attualmente lo stato della ricerca sui vaccini contro il coronavirus.