L’aumento dei contagi sta iniziando ad avere effetti anche sul numero di persone ricoverate e in terapia intensiva. A livello nazionale, l’11 agosto c’erano 850 persone ospedalizzate, l’11 settembre erano 2.024 e l’11 ottobre sono arrivate a essere 4.939.
Anche in questo caso la forte crescita è guidata dalle regioni meridionali e centrali, in particolar modo dalla Campania e dal Lazio. Nelle regioni settentrionali si sta vedendo un aumento, ma più contenuto, in particolar modo nell’area del Nord-Est.
Come
abbiamo spiegato in passato, nelle sue analisi sul rischio il Ministero della Salute considera tra i vari indicatori per identificare una situazione “problematica” anche i tassi di occupazione degli ospedali, concentrandosi in particolar modo sui posti ordinari di terapia intensiva e delle aree mediche rilevanti per la Covid-19, cioè quelli delle malattie infettive e tropicali, di medicina generale e di pneumologia.
All’11 ottobre,
era occupato il 25 per cento dei posti ordinari di terapia intensiva in Valle d’Aosta, il 18 per cento in Sardegna e tra il 12 e il 13 per cento in Campania, Lazio, Liguria e Umbria. Per quanto riguarda le aree mediche rilevanti sopra menzionate sono tra il 20 e il 25 per cento di occupazione il Lazio e la Campania, tra il 15 e il 20 per cento la Sicilia, la Puglia e l’Abruzzo.
L’allarme scatta quando le terapie intensive occupate da pazienti Covid-19 superano il 30 per cento e i posti letto delle tre aree il 40 per cento. Va comunque considerato che tendenzialmente gli ospedali non hanno posti letto costantemente liberi e che dedicarne una parte considerevole ai pazienti affetti da nuovo coronavirus può essere problematico.
Ne è un esempio la Regione Campania, che comunica giornalmente i tassi di occupazione sul numero di posti letto dedicati esclusivamente ai pazienti Covid. L’11 ottobre, la Campania
aveva 61 posti occupati su 110 in terapia intensiva e 664 su 820 occupati nelle aree mediche rilevanti (malattie infettive e tropicali, medicina generale e pneumologia).
Questo comporta che con l’attuale trend nei prossimi giorni la Campania dovrà convertire altri reparti ospedalieri per ospitare nuovi pazienti affetti da Covid-19.