Il 15 settembre 2019 si è tenuto l’annuale raduno della Lega a Pontida, in provincia di Bergamo. Dopo quasi quattro ore di comizi di politici locali e nazionali, è intervenuto il leader leghista Matteo Salvini, che al termine del suo discorso ha invitato sul palco alcuni bambini.

Nelle ore successive, alcuni politici, personaggi famosi e quotidiani hanno riportato la notizia secondo cui l’ex ministro dell’Interno avrebbe annunciato la presenza vicino a lui di una bambina di Bibbiano.

Questo comune della provincia di Reggio Emilia è diventato famoso negli ultimi mesi per un’inchiesta su presunti illeciti nella gestione degli affidi di minori ad alcune famiglie.

A sostegno della tesi sulla presenza di una bambina di Bibbiano a Pontida, sui social sono state pubblicate foto e spezzoni di video in cui si vede Salvini tenere in braccio una bambina e salutare i manifestanti a fine comizio.

Ma che cosa c’è di vero in questa storia? Salvini ha mai parlato di una bambina di Bibbiano? E chi è la bambina che tiene tra le braccia l’ex vicepresidente del Consiglio?

Abbiamo fatto un po’ di chiarezza e una parte delle accuse sono infondate.

Il finale di comizio di Salvini

«Ho visto venendo qua che ci sono dei bimbi, magari se sono ancora lì e non si sono addormentati li invito a salire sul palco, perché oggi io vi chiedo di non mollare mai nel nome dei vostri figli e dei nostri nipoti», ha detto Salvini pochi minuti prima della fine del suo intervento a Pontida.

«Fra i bimbi c’è anche Greta, se non sbaglio, […] che è questa splendida ragazza dai capelli rossi, che dopo un anno è stata restituita alla mamma. Mai più bambini rubati alle loro famiglie, alle mamme ai papà. Mai più bimbi come merce», ha aggiunto il leader della Lega, tra gli applausi del pubblico e tenendo tra le mani un paio di scarpette bianche.

Nel mentre, le telecamere hanno inquadrato una bambina con i capelli rossi mentre dava il cinque a Salvini, per poi usare il proprio smartphone per fare una foto ai manifestanti sul pratone di Pontida. La bambina, insieme ad alcuni adulti e coetanei, sorreggeva uno striscione con scritto «#BambiniStrappati».

Che cosa c’entra Bibbiano

Nelle ore successive al comizio, diversi personaggi famosi e politici hanno criticato il comportamento del leader della Lega, condividendo screenshot e articoli di giornale che sostenevano o implicavano che Greta provenisse da Bibbiano.

Il 15 settembre, per esempio, Chef Rubio ha criticato su Twitter Salvini, postando una foto dell’ex ministro con in braccio una bambina e la scritta “Salvini a Pontida chiude comizio con Greta, bimba di Bibbiano” (screenshot di un articolo del quotidiano Il Messaggero).

In realtà, Salvini non ha nominato Bibbiano nel finale del suo intervento, anche se altri politici prima di lui lo avevano fatto nelle ore precedenti.

Per esempio, il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo aveva lanciato dal palco il coro «Bibbiano, Bibbiano!», mentre la candidata presidente leghista alla Regione Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni aveva annunciato: «Noi vogliamo verità sugli orrori di Bibbiano!».

Altri riferimenti ai fatti del comune emiliano vengono anche dai profili social ufficiali della Lega, che in almeno un caso ha detto esplicitamente che la bambina salita sul palco fosse appunto di Bibbiano. Durante il comizio di Salvini, il profilo Twitter ufficiale del leader leghista ha pubblicato in diretta un tweet con scritto: «#Salvini: MAI PIÙ BAMBINI RUBATI ALLE LORO FAMIGLIE. Tra i bambini sul palco c’è Greta, una bimba restituita alla mamma dopo un anno. #BIBBIANO».

Ma soprattutto, la sera del 15 settembre il profilo Twitter ufficiale del partito “Lega – Salvini Premier” ha condiviso un articolo di Fanpage, intitolato “Pontida: Salvini conclude il comizio sul palco con Greta, bimba di Bibbiano”, con il tweet: «PONTIDA: SALVINI CONCLUDE IL COMIZIO SUL PALCO CON GRETA, BIMBA DI BIBBIANO. “MAI PIÙ BIMBI RUBATI ALLE MAMME E AI PAPÀ, MAI PIÙ BIMBI COME MERCE”».

Non solo. Anche le scarpette bianche mostrate da Salvini sono un riferimento, sebbene non immediato, al caso di Bibbiano. A luglio 2019, infatti, è stata organizzata una manifestazione di fronte al municipio del comune dell’Emilia-Romagna, sulle cui scale hanno depositato diverse paia di scarpette bianche da bambino.

Ricapitolando: è vero che Salvini, invitando i bambini sul palco, non nomina mai Bibbiano, ma i riferimenti all’indagine sugli affidi di minori sono stati diversi sia durante la manifestazione di Pontida, sia sui profili social ufficiali della Lega.

Chi è Greta?

Durante il comizio, Salvini non ha detto da dove venisse Greta, né ha nominato la madre della bambina. Lo striscione mostrato sul palco dà però qualche indizio utile sulle reali origini di Greta.

L’hashtag #BambiniStrappati fa riferimento al “Movimento spontaneo nazionale #BambiniStrappati”, che il 12 settembre 2019 ha organizzato a Milano la manifestazione “In Marcia per la Vita”.

«Il Movimento Spontaneo Nazionale #BambiniStrappati – si legge nella descrizione dell’evento Facebook – ha ideato una manifestazione simbolica di protesta e di sensibilizzazione, verso il triste fenomeno divenuto ormai abominevole pratica, di “sequestrare” i bambini alle famiglie naturali, per rinchiuderli nelle cosiddette “case famiglia” o per darli in affido ad altri soggetti, comunque esterni al nucleo familiare».

Il giorno dopo – il 13 settembre – la manifestazione “In Marcia per la Vita” si è spostata a Roma, di fronte a Palazzo Chigi, dove in mano ai manifestanti erano di nuovo presenti le scarpette bianche.

Come ha ricostruito La Repubblica in un articolo del 17 settembre, la mamma di Greta fa parte del Movimento Spontaneo Nazionale #BambiniStrappati, si chiama Sara De Ceglia, ha 36 anni ed è originaria di Brindisi.

«La vicenda della minore è avvenuta in Lombardia», scrivono i giornalisti Rosario Di Raimondo e Matteo Pucciarelli. «La madre di Greta risulta domiciliata a Lomazzo, provincia di Como».

Del caso della bambina si è occupato anche il quotidiano locale La Provincia di Como, che in un articolo del 17 settembre ha aggiunto alcuni dettagli su questa storia.

«Una vicenda iniziata due anni fa, quando il padre della bimba, da tempo separato dalla madre, ha depositato un ricorso per chiedere la decadenza dell’ex compagna dalla responsabilità genitoriale. Senza quell’atto, nulla sarebbe successo», scrive La Provincia.

In seguito a quel procedimento, i giudici hanno deciso di collocare la bimba in comunità. «Secondo la relazione la madre vivrebbe una situazione “di forte emotività”, con una situazione “di fragilità” in un momento di “profonda crisi personale”», si legge nell’articolo del quotidiano locale comasco. «Per contro la bimba avrebbe mostrato “un’immagine di sé inadeguata”, “un attaccamento non sicuro e disturbante” verso la figura materna, una “bambina scarsamente abituata ad attenzioni di un adulto”».

Ricapitolando: Greta non è di Bibbiano, ma lombarda, e sua madre fa parte di un movimento che organizza manifestazioni su presunti illeciti nell’affidamento di minori ad altre famiglie.

Chi ha invitato Greta a Pontida?

Non è chiaro comunque chi abbia invitato Sara De Ceglia a Pontida.

Secondo la giornalista Selvaggia Lucarelli – che ha detto di aver parlato con De Ceglia – la donna sarebbe stata avvicinata durante una manifestazione sotto Palazzo Chigi da «persone della Lega», che le avrebbero proposto di andare a Pontida e di salire sul palco con la figlia. Secondo la ricostruzione di Repubblica, che cita fonti della Lega, De Ceglia invece «si sarebbe offerta lei, contattando il partito».

La bambina in braccio a Salvini

C’è un ultimo aspetto di questa vicenda su cui è necessario fare chiarezza.

Alcuni politici, come Davide Faraone del Partito Democratico, hanno scritto – correttamente – sui social che la bambina sul palco di Pontida non era di Bibbiano, pubblicando però immagini con Salvini che tiene in braccio un’altra bambina, che non è Greta.

Queste immagini veicolano un messaggio fuorviante: lasciano intendere che Greta fosse la bambina in braccio a Salvini.

Come si può vedere dal video del comizio di Pontida, però, l’ex ministro dell’Interno – appena terminato il discorso – solleva una bambina a cui successivamente dà anche un bacio.

È Mirta Salvini, la figlia dell’ex ministro dell’Interno, che già in altre manifestazioni della Lega – come quella dicembre 2018 a Roma – era stata presa in braccio sul palco dal padre al termine dell’evento.

Greta, mentre Salvini saluta dal palco con al centro lo striscione #BambiniStrappati, è invece alla destra del leader della Lega.

In conclusione

Al termine del suo comizio di Pontida, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini ha invitato a salire sul palco alcuni bambini, tra cui una – di nome Greta – viene presentata come una minore «restituita» alla madre dopo un anno.

In molti hanno associato erroneamente questa bambina al caso Bibbiano: Salvini non nomina mai il comune dell’Emilia-Romagna, sebbene durante tutta Pontida i riferimenti a Bibbiano siano stati diversi, nei comizi e sui profili social ufficiali della Lega.

La vicenda di Greta è in realtà avvenuta in Lombardia e sua madre fa parte di un movimento di genitori che da mesi organizza manifestazioni su presunti illeciti nell’affidamento di minori ad altre famiglie.

Infine, la bambina tenuta in braccio da Salvini alla fine del suo discorso è sua figlia Mirta, e non Greta.