Il 23 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce nuove misure restrittive per contenere la diffusione della variante omicron. Secondo le stime più recenti dell’Istituto superiore di sanità (Iss), questa variante – molto più contagiosa delle precedenti – sarebbe già responsabile di quasi il 30 per cento di tutti i nuovi contagi nel nostro Paese.

Il testo ufficiale del decreto non è ancora stato pubblicato, ma è stato divulgato da alcune fonti stampa e riassunto in un comunicato del governo. Vediamo dunque quali sono le principali restrizioni introdotte per la fine di quest’anno e l’inizio del 2022.

Partiamo dalle mascherine, che fino al 31 gennaio 2022 diventano obbligatorie all’aperto anche nelle regioni in zona bianca. Le mascherine Ffp2 – più protettive rispetto a quelle chirurgiche – diventano invece obbligatorie su tutti i mezzi di trasporto, sia quelli dei trasporti pubblici locali sia a lunga percorrenza. L’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 è stato introdotto anche per gli spettacoli, sia al chiuso che all’aperto, in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo e per gli eventi sportivi. Il consumo di cibi e bevande al chiuso diventa vietato in tutti questi casi.

Fino al 31 gennaio 2022 le discoteche e le sale da ballo dovranno rimanere chiuse e saranno vietati eventi, feste e concerti, che causano rischio di assembramenti all’aperto.

Il cosiddetto “super green pass” – che si ottiene solo con la vaccinazione contro la Covid-19 o con la guarigione dalla malattia – diventa obbligatorio per una serie di attività, la cui partecipazione fino ad oggi richiedeva soltanto un test negativo. Stiamo parlando dell’accesso a piscine e palestre, a musei e mostre, ai centri benessere al chiuso; ai parchi tematici e di divertimento; ai centri culturali al chiuso; e alle sale gioco e scommesse.

L’accesso alle Rsa sarà consentito solo in possesso sia del super green pass che di un tampone negativo oppure con la vaccinazione della terza dose. Su questo fronte, il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che l’attesa tra la seconda dose e la terza dose sarà ridotta con un’ordinanza da cinque a quattro mesi.

Infine, un’altra importante novità del nuovo decreto-legge riguarda la durata del green pass, che dal prossimo 1° febbraio scenderà da nove a sei mesi.