Programmi cercasi: da Michetti a Raggi, c’è poca trasparenza sulle proposte dei candidati sindaco

Pagella Politica
Aggiornamento 15 settembre, ore 11:30 – Il 14 settembre Antonio Bassolino, candidato sindaco con la lista “Bassolino per Napoli”, ha pubblicato e ha reso scaricabile sul proprio sito ufficiale il programma elettorale.

Aggiornamento 16 settembre, ore 17:30 – Il 16 settembre Virginia Raggi, sindaca uscente di Roma, in corsa per la riconferma alle prossime amministrative, ha pubblicato sul suo sito ufficiale il programma amministrativo. Il programma si intitola “Avanti con coraggio. Il futuro è di Roma” ed è lungo 100 pagine. È scaricabile in formato pdf.

Aggiornamento 17 settembre, ore 18:00 – Il 17 settembre è stato pubblicato il sito internet ufficiale di Enrico Michetti, candidato del centrodestra. Il programma del candidato è stato caricato il 20 settembre.

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Manca poco meno di un mese alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre, dove andranno al voto le principali città italiane. Le liste elettorali sono state presentate, per rispettare la scadenza del 4 settembre, ma gli elettori che volessero farsi un’idea delle proposte dei candidati sindaco della loro città potrebbero avere non poche difficoltà.

Abbiamo infatti passato in rassegna le sei principali città che andranno al voto – Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Trieste – e abbiamo scoperto che alcuni candidati sindaco non hanno reso pubblicamente disponibile, sui loro canali di comunicazione, una copia dei loro programmi. Tra questi ci sono Enrico Michetti, candidato del centrodestra a Roma, Virginia Raggi (Movimento 5 stelle), sindaca uscente della Capitale, e Luca Bernardo, che con il centrodestra sfiderà Beppe Sala a Milano.

Sottolineiamo che i candidati sono soggetti all’obbligo di consegnare, oltre alle liste elettorali, anche il proprio programma amministrativo, che poi viene inserito nell’albo pretorio del Comune. Abbiamo controllato gli albi delle singole città, oltre ai canali di comunicazione dei vari candidati, e anche in questo caso abbiamo trovato una situazione di scarsa trasparenza.

Ma procediamo con ordine, analizzando qual è la situazione città per città.

Roma: Raggi e Michetti non hanno pubblicato il programma

A Roma la corsa al Campidoglio è affollata – 22 aspiranti sindaco, 39 liste collegate – ma la sfida sarà principalmente tra quattro candidati: la sindaca uscente Raggi (M5s e liste civiche), l’ex ministro dell’Economia del Pd Roberto Gualtieri (centrosinistra), l’avvocato Enrico Michetti (centrodestra) e l’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda (Azione, Italia viva e liste civiche).

Ad oggi soltanto Gualtieri e Calenda hanno reso disponibili i loro programmi sui loro siti ufficiali. Il programma di Gualtieri si chiama “Roma. E tutti noi”: è lungo 138 pagine, è disponibile anche sotto forma di slide o semplicemente visionabile sul sito, dove è suddiviso per punti.

Il programma di Calenda si intitola “Il Piano per Roma”, ed «è in continua evoluzione», come spiega il sito ufficiale del candidato, che ha scelto di creare due sezioni differenti: una dedicata alla città e una ai singoli municipi.
Immagine 1. La sezione del sito di Carlo Calenda dedicata al programma elettorale – Fonte: calendasindaco.it
Immagine 1. La sezione del sito di Carlo Calenda dedicata al programma elettorale – Fonte: calendasindaco.it
Per quanto riguarda gli altri due contendenti, Raggi e Michetti, non risulta consultabile sui loro canali di comunicazione ufficiale alcun programma. Michetti dispone solo di una pagina Facebook, dove pubblica di volta in volta i singoli punti programmatici, mentre Raggi ha un sito dedicato alla campagna elettorale, dove non figura nessuna voce “Programma”.

In base alle nostre verifiche, il Comune di Roma non ha ancora pubblicato nessun programma elettorale sul proprio sito istituzionale.

Milano: il programma di Bernardo c’è, ma solo sull’albo

La corsa a Palazzo Marino vede in lizza 13 aspiranti sindaco, ma i protagonisti sono tre: il primo cittadino uscente Beppe Sala (centrosinistra), il medico Luca Bernardo (centrodestra) e la manager Layla Pavone (M5s).

Bernardo è l’unico dei tre candidati che non ha ancora pubblicato il proprio programma sulla sua pagina Facebook, lo spazio che usa normalmente per le comunicazioni elettorali. Il programma del candidato del centrodestra è stato però pubblicato nell’albo pretorio del Comune di Milano ed è lungo 72 pagine.
Immagine 2. Il frontespizio del programma amministrativo di Luca Bernardo - Fonte: Albo pretorio del Comune di Milano
Immagine 2. Il frontespizio del programma amministrativo di Luca Bernardo - Fonte: Albo pretorio del Comune di Milano
Molto più breve è il programma del sindaco uscente Beppe Sala, che nell’albo pretorio ha pubblicato un documento di 11 pagine. Il programma di Sala è consultabile anche sul suo sito, alla sezione “Le idee per Milano”.

Per quanto riguarda la candidata del M5s Pavone, il programma “Milano PrimaDonna” è scaricabile in due versioni leggermente diverse: una più estesa (82 pagine), dal suo sito ufficiale, e una più breve (61 pagine), dall’albo pretorio.

Napoli: tutti hanno pubblicato il programma, tranne Bassolino

Come a Roma, anche a Napol i principali candidati che si sfideranno per la carica di sindaco sono quattro: Antonio Bassolino (indipendente), già primo cittadino per due mandati dal 1993 al 2000; Alessandra Clemente, consigliere uscente della lista Democrazia e autonomia (DemA) – il movimento dell’ex sindaco Luigi De Magistris; l’ex ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi (centrosinistra e M5s) e Catello Maresca (centrodestra).

In base alle nostre verifiche, il Comune di Napoli non ha ancora pubblicato i programmi amministrativi nell’albo pretorio online, che però sono consultabili sui siti ufficiali dei tre candidati ManfrediMaresca e Clemente. Bassolino, nonostante abbia un sito ufficiale, non ha nessuna sezione dedicata al programma.

La situazione a Torino, Bologna e Trieste

Dando uno sguardo alle altre città, sono i candidati sindaco del Movimento 5 stelle gli unici a non aver pubblicato sui propri siti il loro programma elettorale. A Torino, infatti, Valentina Sganga ha solo consegnato il programma all’albo pretorio. Discorso simile vale per Alessandra Richetti, candidata M5s a Trieste, il cui documento è ritrovabile sul sito del Comune ma non in quello personale, che risulta in costruzione.
Immagine 3. Il sito internet di Alessandra Richetti, candidata sindaca del M5s a Trieste, è in costruzione – Fonte: alessandrarichetti2021.org
Immagine 3. Il sito internet di Alessandra Richetti, candidata sindaca del M5s a Trieste, è in costruzione – Fonte: alessandrarichetti2021.org
Per quanto riguarda centrodestra e centrosinistra, a Torino, Trieste e anche a Bologna, i candidati hanno già pubblicato sui loro siti personali i programmi elettorali.

Sotto la Mole, il programma di Stefano Lo Russo del centrosinistra è consultabile ma non scaricabile, mentre quello del moderato Paolo Damilano è presente solo in formato pdf. Passando al capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, i programmi di Roberto Di Piazza del centrodestra e Francesco Russo del centrosinistra sono entrambi consultabili sui loro siti personali.

Infine, a Bologna, il candidato di centrosinistra e M5s, Matteo Lepore, ha lanciato prima la “Fabbrica del programma” – riprendendo una vecchia idea dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi – e poi ha presentato le sue proposte per la città. Dal canto suo, il candidato del centrodestra, l’imprenditore Fabio Battistini, ha pubblicato sul suo sito l’intero programma elettorale, scaricabile e suddiviso per temi.

In conclusione

Il 3 e 4 ottobre ci sono le elezioni amministrative e sei capoluoghi di regione – Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Trieste – dovranno votare per eleggere il nuovo sindaco. Al momento, a meno di un mese dal voto, c’è ancora scarsa trasparenza da parte di alcuni candidati sui loro programmi elettorali.

Dalle nostre ricerche, i programmi di candidati come Michetti (centrodestra) e Raggi (M5s) a Roma non sono consultabili in rete, né sui loro canali di comunicazione ufficiali né sull’albo pretorio, dove viene pubblicato il programma che, insieme alle liste, è obbligatorio depositare. Il candidato del centrodestra a Milano, Luca Bernardo, non ha pubblicato il programma sulla sua pagina Facebook – il medico milanese non ha un sito personale – ma il documento è consultabile nell’albo pretorio del capoluogo lombardo.

Tra gli altri nomi illustri senza un programma pubblicamente consultabile – né sui suoi canali di comunicazione, né sull’albo pretorio del comune – c’è anche Antonio Bassolino, candidato indipendente a Napoli, dove è stato già sindaco in passato.

Abbiamo contattato tutti gli uffici stampa dei sindaci per cui non siamo riusciti a recuperare un programma, ma al momento della pubblicazione di questo articolo non abbiamo ancora ricevuto risposte.

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