La nascita del governo Draghi ha riaperto il dibattito in Italia sulla presenza femminile in politica. L’attuale esecutivo ha infatti il record di donne, contando ministre e sottosegretarie, ma la nomina di otto ministre su un totale di 23 ha attirato diverse critiche, in particolare dall’opposizione e nel Partito democratico.
La storia della Repubblica Italiana è segnata dalla cronica mancanza di donne in posizioni di potere. Nessuna donna è infatti mai stata eletta presidente della Repubblica o presidente del Consiglio e la prima a presiedere il Senato è l’attuale presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, eletta nel 2018. Nilde Iotti, invece, fu presidente della Camera dei Deputati tra il 1979 e il 1992, prima donna a ricoprire una delle massime cariche dello stato.
Com’è cambiata la partecipazione femminile al governo negli ultimi 70 anni? Quali sono i ministeri con una limitata presenza di donne? Dove sono invece più rappresentate? Quali sono i partiti più propensi a nominare donne tra i propri ministri? Abbiamo analizzato i numeri.
La storia della Repubblica Italiana è segnata dalla cronica mancanza di donne in posizioni di potere. Nessuna donna è infatti mai stata eletta presidente della Repubblica o presidente del Consiglio e la prima a presiedere il Senato è l’attuale presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, eletta nel 2018. Nilde Iotti, invece, fu presidente della Camera dei Deputati tra il 1979 e il 1992, prima donna a ricoprire una delle massime cariche dello stato.
Com’è cambiata la partecipazione femminile al governo negli ultimi 70 anni? Quali sono i ministeri con una limitata presenza di donne? Dove sono invece più rappresentate? Quali sono i partiti più propensi a nominare donne tra i propri ministri? Abbiamo analizzato i numeri.