Dal 29 al 31 marzo 2019, si terrà a Verona il 13° Congresso mondiale delle famiglie (World Congress of Families, Wcf), un evento che ha l’obiettivo di promuovere la famiglia “tradizionale”, intesa come quella composta da un uomo e da una donna, vista come «sola unità stabile e fondamentale della società».
Il sito web dell’evento riporta tra i partecipanti il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana e quello dell’Istruzione Marco Bussetti, tutti e tre in quota Lega. Diversi esponenti del Movimento 5 stelle, come il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, si sono invece detti contrari all’iniziativa.
Le polemiche suscitate dall’evento non riguardano solo il Congresso di per sé e l’idea di famiglia che promuove, ma anche il coinvolgimento del governo Conte, il cui patrocinio è comparso sul sito e sul materiale promozionale dell’evento.
Non si sa quando per la prima volta il logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri sia comparso tra i patrocini. Grazie a Web Archive – che conserva le copie dei siti – è possibile affermare che il logo della Presidenza era sicuramente presente il 13 febbraio 2019, e che è stato rimosso, come abbiamo personalmente verificato, a partire dal 22 marzo.
Proprio sulla questione del patrocinio – gestita dalle autorità non in modo del tutto trasparente – la vicenda ha tuttora diversi punti poco chiari.
Ad oggi, il ministro per la Famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana (Lega) darà il proprio patrocinio all’evento. Il primo punto problematico è che il Dipartimento per la Famiglia e le disabilità non è un dicastero autonomo, ma è un cosiddetto “ministero senza portafoglio” per strutture e finanziamenti dipende infatti dalla Presidenza del Consiglio. Ricordiamo, infatti, che non esiste un vero e proprio “Ministero della Famiglia”: Fontana è a capo infatti di una struttura (un dipartimento) che fa parte della Presidenza del Consiglio.
Di qui il problema: il patrocinio di Fontana può essere assegnato senza nessun coinvolgimento della Presidenza del Consiglio? E dopo quale procedimento di autorizzazione è stato utilizzato il logo di quest’ultima?
Abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza sul tema, mettendo ordine tra gli eventi delle ultime settimane.
Il sito web dell’evento riporta tra i partecipanti il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana e quello dell’Istruzione Marco Bussetti, tutti e tre in quota Lega. Diversi esponenti del Movimento 5 stelle, come il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, si sono invece detti contrari all’iniziativa.
Le polemiche suscitate dall’evento non riguardano solo il Congresso di per sé e l’idea di famiglia che promuove, ma anche il coinvolgimento del governo Conte, il cui patrocinio è comparso sul sito e sul materiale promozionale dell’evento.
Non si sa quando per la prima volta il logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri sia comparso tra i patrocini. Grazie a Web Archive – che conserva le copie dei siti – è possibile affermare che il logo della Presidenza era sicuramente presente il 13 febbraio 2019, e che è stato rimosso, come abbiamo personalmente verificato, a partire dal 22 marzo.
Proprio sulla questione del patrocinio – gestita dalle autorità non in modo del tutto trasparente – la vicenda ha tuttora diversi punti poco chiari.
Ad oggi, il ministro per la Famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana (Lega) darà il proprio patrocinio all’evento. Il primo punto problematico è che il Dipartimento per la Famiglia e le disabilità non è un dicastero autonomo, ma è un cosiddetto “ministero senza portafoglio” per strutture e finanziamenti dipende infatti dalla Presidenza del Consiglio. Ricordiamo, infatti, che non esiste un vero e proprio “Ministero della Famiglia”: Fontana è a capo infatti di una struttura (un dipartimento) che fa parte della Presidenza del Consiglio.
Di qui il problema: il patrocinio di Fontana può essere assegnato senza nessun coinvolgimento della Presidenza del Consiglio? E dopo quale procedimento di autorizzazione è stato utilizzato il logo di quest’ultima?
Abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza sul tema, mettendo ordine tra gli eventi delle ultime settimane.