A dieci mesi dall’arrivo dell’epidemia di coronavirus in Europa, ancora molte cose sono poco chiare alla comunità scientifica, ma nella gestione del contagio una certezza sembriamo averla: la Svezia non è un modello da seguire.
Se nelle due ondate la maggior parte dei Paesi in Europa ha scelto di introdurre misure molto restrittive per ridurre le interazioni sociali, il Paese scandinavo ha lasciato un ampio margine di libertà ai suoi cittadini, non optando per il lockdown e fornendo, al massimo, delle raccomandazioni su che cosa fare.
Dopo diversi mesi, è sempre più evidente che questa strategia si è rivelata essere un fallimento. Vediamo nel dettaglio il perché.
Se nelle due ondate la maggior parte dei Paesi in Europa ha scelto di introdurre misure molto restrittive per ridurre le interazioni sociali, il Paese scandinavo ha lasciato un ampio margine di libertà ai suoi cittadini, non optando per il lockdown e fornendo, al massimo, delle raccomandazioni su che cosa fare.
Dopo diversi mesi, è sempre più evidente che questa strategia si è rivelata essere un fallimento. Vediamo nel dettaglio il perché.