Il 1° aprile la società OpenAi ha annunciato di aver sospeso l’accesso in Italia al software di intelligenza artificiale ChatGPT. Il giorno prima il Garante per la protezione dei dati personali (noto come “Garante della privacy”) aveva disposto la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani con una serie di motivazioni, tra cui «l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali».
La decisione del Garante, oltre a suscitare le polemiche delle aziende italiane che utilizzano l’intelligenza artificiale, ha causato la reazione di politici di schieramenti diversi, mettendo d’accordo tra loro partiti di maggioranza e opposizione.
Uno dei partiti più critici nei confronti della sospensione a ChatGPT è la Lega. Oltre all’europarlamentare Matteo Gazzini, che su Facebook ha espresso il suo «No al blocco di nuove tecnologie in Italia» e definito l’intelligenza artificiale di OpenAi «una tecnologia rivoluzionaria», anche il segretario del partito e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini il 2 aprile ha giudicato «sproporzionata» la decisione del Garante. «Ogni rivoluzione tecnologica comporta grandi cambiamenti, rischi e opportunità, è giusto regolamentare ma non si può bloccare, impedendo il lavoro di chi fa impresa, ricerca, innovazione», ha scritto Salvini su Facebook. Pochi giorni prima della sospensione, il 27 marzo, Salvini aveva raccontato la «bella storia» di come ChatGPT avesse aiutato un utente a salvare il suo cagnolino diagnosticando la malattia dell’animale prima dell’intervento del veterinario.
La decisione del Garante, oltre a suscitare le polemiche delle aziende italiane che utilizzano l’intelligenza artificiale, ha causato la reazione di politici di schieramenti diversi, mettendo d’accordo tra loro partiti di maggioranza e opposizione.
Uno dei partiti più critici nei confronti della sospensione a ChatGPT è la Lega. Oltre all’europarlamentare Matteo Gazzini, che su Facebook ha espresso il suo «No al blocco di nuove tecnologie in Italia» e definito l’intelligenza artificiale di OpenAi «una tecnologia rivoluzionaria», anche il segretario del partito e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini il 2 aprile ha giudicato «sproporzionata» la decisione del Garante. «Ogni rivoluzione tecnologica comporta grandi cambiamenti, rischi e opportunità, è giusto regolamentare ma non si può bloccare, impedendo il lavoro di chi fa impresa, ricerca, innovazione», ha scritto Salvini su Facebook. Pochi giorni prima della sospensione, il 27 marzo, Salvini aveva raccontato la «bella storia» di come ChatGPT avesse aiutato un utente a salvare il suo cagnolino diagnosticando la malattia dell’animale prima dell’intervento del veterinario.