Il 26 settembre 2019, Matteo Salvini ha condiviso sul suo profilo Facebook lo screenshot di un tweet postato nella stessa giornata dal deputato Pd Matteo Orfini in cui si proponeva, subito dopo il taglio dei parlamentari, di pensare «con la stessa urgenza e la stessa enfasi» allo ius soli.

Il leader della Lega, nella sua risposta via social, ha sostenuto che se venisse riproposto, lo ius soli incontrerebbe l’opposizione della Lega e anche della «maggioranza degli italiani». Ricordiamo che in Italia questo provvedimento era stato proposto in una versione “temperata” approvata dalla Camera nel 2015 (ne abbiamo già parlato qui).

Quella del leader leghista è una previsione, ma sul tema dello ius soli in passato sono state condotte diverse indagini statistiche che sembrano dare un quadro più complesso dell’opinione degli italiani in proposito.

Andiamo a vedere i dettagli.

Gli ultimi sondaggi

Aprile 2019

L’ultimo sondaggio effettuato in tema di ius soli è stato realizzato da Quorum/YouTrend per SkyTg24, il 1° aprile 2019.

Il dibattito a proposito dello ius soli si era infatti riacceso nei mesi scorsi in seguito all’attacco all’autobus avvenuto il 20 marzo 2019 a San Donato Milanese. In quella circostanza, Ramy Shehata e Adam El Hamami, due ragazzi nati in Italia ma privi di cittadinanza italiana che si trovavano a bordo del bus, avevano avuto un ruolo decisivo nel permettere alle forze dell’ordine di sventare l’attentato. In seguito all’evento, ai due giovani era stata concessa in via eccezionale la cittadinanza, ma una soluzione strutturale al tema dello ius soli non era stata né voluta né trovata.

Ma cosa avevano rivelato ad aprile i dati registrati dal sondaggio di Quorum/YouTrend?

In quel momento, il 62,8 per cento degli italiani si era dichiarato favorevole allo ius soli, a fronte di un 37,2 per cento di contrari. Le percentuali più alte di opinioni favorevoli si erano ottenute fra gli elettori di centro-sinistra e fra i votanti M5s: nel primo caso si era detto favorevole il 96 per cento degli intervistati, nel secondo il 74,2 per cento. Esaminando invece gli elettori di Lega e Forza Italia, fra i votanti del primo partito i contrari erano il 67,8 per cento, tra quelli del secondo il 52 per cento.

Marzo 2019

Un altro sondaggio, realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera e datato 29 marzo 2019 – dunque solo pochi giorni prima di quello effettuato da YouTrend, ma già dopo il caso del fallito attentato di San Donato –, dava cifre diverse.

Solo il 45 per cento degli intervistati si era detto favorevole allo ius soli, a fronte di un 49 per cento contrario e di un 6 per cento di indecisi.

Luglio 2017

Tornando più indietro nel tempo, un sondaggio effettuato da Termometro Politico il 5 luglio 2017 indicava che il 63,6 per cento degli intervistati erano contrari allo ius soli, mentre solo il 33,3 per cento era favorevole, con un 3,1 per cento di indecisi.

Dai sondaggi non emerge insomma un quadro chiaro e univoco, né in un senso né nell’altro. Il più recente dà una significativa maggioranza ai favorevoli al provvedimento, uno immediatamente successivo dà un sostanziale pareggio, quello del 2017 appena visto attribuiva invece una netta maggioranza ai contrari.

La situazione attuale

In assenza di sondaggi più recenti di quello di aprile, possiamo comunque guardare ai consensi che riscuotono le diverse forze politiche, tenendo in considerazione le loro posizioni circa il tema dello ius soli.

Secondo gli ultimi sondaggi, realizzati il 26 settembre 2019 da YouTrend e Agi, le forze contrarie allo ius soli – Lega, Fdi e Fi – raccolgono complessivamente il 45,9 per cento dei consensi (Lega 32,1 per cento, Fdi 7,4 per cento e Fi 6,4 per cento).

Il sondaggio realizzato da YouTrend e Agi attribuisce poi il 19,6 per cento delle intenzioni di voto al Movimento 5 stelle, che nei confronti dello ius soli non ha mai tenuto un atteggiamento lineare.

Infatti, il M5s nel 2013 aveva presentato una proposta di legge (1204/2013) che avrebbe reso più favorevoli per gli immigrati le condizioni per ottenere la cittadinanza italiana. Ma, quando nel 2017 una proposta di legge molto simile era approdata al Senato per essere discussa, il M5s si era astenuto dal voto, sostenendo che la «gestione del fenomeno migratorio» fosse una «questione europea».

Il 29 settembre 2019, l’argomento è stato definito dal capo del Movimento Luigi di Maio come «non una priorità».

In conclusione

I sondaggi sullo ius soli, più o meno recenti, forniscono risultati discordanti: non sembra esistere una maggioranza rilevante di italiani contrari al provvedimento, così come sembra non esisterne una di favorevoli.

I sondaggi politici non aiutano a trovare una risposta chiara, considerata la poca limpidezza delle posizioni di alcuni partiti – in particolare del Movimento 5 stelle – sull’argomento, e tenuta in conto la varietà delle opinioni degli elettori delle varie forze politiche.

È infatti possibile che tra gli elettori di destra e centrodestra ci siano anche favorevoli – si pensi alla posizione degli elettori di Forza Italia nel sondaggio di aprile 2019 – così come è possibile che ci siano dei contrari tra i sostenitori delle altre forze politiche, come M5s e Pd.