La proposta di legge a prima firma Federica Daga (M5s) sull’acqua pubblica è il nuovo terreno di scontro tra alleati di governo – con Lega e M5s che portano avanti sensibilità diverse – e con l’opposizione.

Il sito istituzionale della Camera non risulta ancora aggiornato agli ultimi sviluppi, ma a quanto si apprende da fonti di stampa la proposta di legge Daga, terminata la discussione preliminare in commissione Ambiente, è stata oggetto di numerosi emendamenti a inizio febbraio. Tra questi, alcuni “pesanti” della capogruppo leghista Elena Lucchini.

Anche l’opposizione ha criticato questa proposta di legge. In particolare Luigi Marattin, capogruppo del Pd in commissione Bilancio, ha scritto il 18 febbraio sulla propria pagina Facebook un lungo post intitolato “La bufala dell’acqua privata: cronaca in 10 punti dell’ennesima cialtronata M5s”. Tra le altre cose Marattin afferma: «Ad oggi, il 97,6% della popolazione italiana è servita da soggetti pubblici o in maggioranza pubblici. Solo poco più del 2% di italiani ricevono l’acqua da gestori privati».

Diametralmente opposta la versione del Movimento 5 stelle, con il deputato Alberto Zolezzi che in una nota dello stesso 18 febbraio ha dichiarato: “Chi sostiene che in Italia l’acqua sia già in mano pubblica dice il falso: 30 milioni di cittadini sono serviti da aziende che vedono soggetti privati tra i loro azionisti”.

Chi ha ragione? Abbiamo verificato…

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