Da venerdì 5 a lunedì 8 agosto, gli iscritti del Movimento 5 stelle potranno candidarsi per le cosiddette “parlamentarie”, la selezione interna per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. L’annuncio è stato pubblicato il 3 agosto sul sito ufficiale del M5s, insieme al regolamento della selezione, e secondo fonti stampa le votazioni dovrebbero svolgersi il 16 agosto (anche se manca l’ufficialità da parte dei vertici del partito).
Le “parlamentarie” sono una tradizione nella storia del movimento: la prima selezione si è svolta infatti a dicembre 2012, in vista delle elezioni politiche del febbraio 2013 – le prime a cui il M5s ha partecipato–, mentre la seconda si è svolta a gennaio 2018, in vista delle elezioni politiche di marzo. «Le dobbiamo assolutamente fare [le “parlamentarie”], perché è un passaggio significativo, importante e rientra nei nostri criteri di democrazia diretta e partecipata», ha dichiarato il presidente del M5s Giuseppe Conte lo scorso 3 agosto, ospite della trasmissione Agorà su Rai3.
Al di là di quelle che saranno le candidature, il regolamento per le “parlamentarie” del 2022 è piuttosto diverso da quello utilizzato nel 2018, e non chiarisce come saranno selezionati i candidati, lasciando sostanzialmente l’ultima parola a Conte.
Le “parlamentarie” sono una tradizione nella storia del movimento: la prima selezione si è svolta infatti a dicembre 2012, in vista delle elezioni politiche del febbraio 2013 – le prime a cui il M5s ha partecipato–, mentre la seconda si è svolta a gennaio 2018, in vista delle elezioni politiche di marzo. «Le dobbiamo assolutamente fare [le “parlamentarie”], perché è un passaggio significativo, importante e rientra nei nostri criteri di democrazia diretta e partecipata», ha dichiarato il presidente del M5s Giuseppe Conte lo scorso 3 agosto, ospite della trasmissione Agorà su Rai3.
Al di là di quelle che saranno le candidature, il regolamento per le “parlamentarie” del 2022 è piuttosto diverso da quello utilizzato nel 2018, e non chiarisce come saranno selezionati i candidati, lasciando sostanzialmente l’ultima parola a Conte.