Il 22 marzo, in un’intervista con il Corriere della sera, il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte ha commentato uno dei temi di maggiore attualità nel dibattito politico italiano, ossia le onorificenze date in anni recenti dall’Italia a cittadini russi oggi coinvolti nell’invasione russa dell’Ucraina. Nello specifico, Conte ha cercato di sollevarsi da ogni responsabilità per quanto riguarda le onorificenze assegnate, quando lui era presidente del Consiglio, ad Alexey Paramonov, direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, che di recente ha minacciato di ritorsioni l’Italia e altri Stati europei.
«Immagino che nel corso del tempo siano state assegnate onorificenze a tantissime personalità russe», ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio al Corriere della sera. «Non ricordo in particolare il nominativo di questo Alexey Paramonov, ma dalla documentazione e dai riscontri effettuati risulta come ho già chiarito che gli sono state consegnate su proposta del ministro degli Esteri e che la consegna della stella d’Italia è stata concessa dal ministero degli Esteri senza coinvolgere la Presidenza del consiglio».
La seconda parte della giustificazione data da Conte è corrente, mentre la prima manca di un dettaglio importante.
«Immagino che nel corso del tempo siano state assegnate onorificenze a tantissime personalità russe», ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio al Corriere della sera. «Non ricordo in particolare il nominativo di questo Alexey Paramonov, ma dalla documentazione e dai riscontri effettuati risulta come ho già chiarito che gli sono state consegnate su proposta del ministro degli Esteri e che la consegna della stella d’Italia è stata concessa dal ministero degli Esteri senza coinvolgere la Presidenza del consiglio».
La seconda parte della giustificazione data da Conte è corrente, mentre la prima manca di un dettaglio importante.