Martedì 23 settembre la Camera ha approvato una proposta di legge che vuole rendere il 4 ottobre un giorno festivo, per celebrare la solennità di San Francesco d’Assisi. La proposta di legge è stata approvata a larga maggioranza, con 247 voti favorevoli, otto astenuti e due contrari. Ora il testo passa all’esame del Senato e, se sarà approvato senza modifiche, dal prossimo anno il 4 ottobre sarà a tutti gli effetti un giorno festivo, in cui le attività lavorative si potranno fermare mentre le persone che lavoreranno avranno diritto a una retribuzione maggiore, come già succede per esempio per il Natale o la Festa del lavoro del 1° maggio.
Il 4 ottobre oggi non è un giorno festivo, ma dal 1958 rientra tra le cosiddette “solennità civili”. In questa giornata, al momento si celebrano sia San Francesco d’Assisi che Santa Caterina da Siena, che sono considerati i patroni d’Italia. Se la proposta approvata dalla Camera diventasse legge, Santa Caterina continuerebbe a essere celebrata il 4 ottobre, ma nel suo caso si tratterebbe sempre di una solennità civile.
Le solennità civili sono diverse dai giorni festivi e anche dalle giornate nazionali. «Le solennità civili non sono giornate festive, perché non prevedono l’interruzione delle attività lavorative, ma prevedono comunque l’esposizione della bandiera italiana degli edifici pubblici», ha spiegato a Pagella Politica Alfonso Celotto, professore di Diritto costituzionale all’Università Roma Tre. Le giornate nazionali prevedono la possibilità per le istituzioni di promuovere campagne di sensibilizzazione su determinati temi, ma non l’interruzione delle attività lavorative, né l’imbandieramento degli edifici pubblici. In questa legislatura, il Parlamento ha già raggiunto un record nell’istituzione di nuovo giornate nazionali.
Il 4 ottobre oggi non è un giorno festivo, ma dal 1958 rientra tra le cosiddette “solennità civili”. In questa giornata, al momento si celebrano sia San Francesco d’Assisi che Santa Caterina da Siena, che sono considerati i patroni d’Italia. Se la proposta approvata dalla Camera diventasse legge, Santa Caterina continuerebbe a essere celebrata il 4 ottobre, ma nel suo caso si tratterebbe sempre di una solennità civile.
Le solennità civili sono diverse dai giorni festivi e anche dalle giornate nazionali. «Le solennità civili non sono giornate festive, perché non prevedono l’interruzione delle attività lavorative, ma prevedono comunque l’esposizione della bandiera italiana degli edifici pubblici», ha spiegato a Pagella Politica Alfonso Celotto, professore di Diritto costituzionale all’Università Roma Tre. Le giornate nazionali prevedono la possibilità per le istituzioni di promuovere campagne di sensibilizzazione su determinati temi, ma non l’interruzione delle attività lavorative, né l’imbandieramento degli edifici pubblici. In questa legislatura, il Parlamento ha già raggiunto un record nell’istituzione di nuovo giornate nazionali.