Entro il 2026 l’Italia riceverà dall’Unione europea oltre 190 miliardi di euro, per lo più in prestito, per finanziare il proprio Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Da mesi, i partiti, i politici e i mezzi di informazione presentano questi “soldi dell’Europa” come un’occasione imperdibile per il nostro Paese: dalla transizione ecologica a quella digitale, passando per le infrastrutture, la sanità e l’istruzione, il Pnrr stanzia infatti decine di miliardi di euro in progetti che promettono di trasformare l’Italia.
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