Dall’inizio della campagna elettorale per le elezioni del prossimo 25 settembre, la Lega ha ricominciato a parlare con toni particolarmente allarmistici del tema dell’immigrazione. Il segretario della Lega Matteo Salvini, che ha dichiarato l’intenzione di tornare a fare il ministro dell’Interno, ha per esempio ribadito più volte che il centro di accoglienza dell’isola di Lampedusa è ormai «al collasso», sottolineando l’aumento degli sbarchi rispetto a quando era lui il responsabile del Viminale.
Anche il Partito democratico si è inserito in questo dibattito, ad esempio ricordando che quando Salvini era ministro dell’Interno con il primo governo Conte, tra il 2018 e il 2019, il numero di rimpatri è sostanzialmente rimasto uguale agli anni precedenti, nonostante il leader leghista avesse promesso di aumentare le espulsioni.
La propaganda relativa al tema dell’immigrazione non è un fenomeno nuovo nel dibattito politico italiano. Ma cosa c’è di vero in queste affermazioni? Al di là delle differenze di opinioni, abbiamo guardato ai dati per fare un po’ di chiarezza.
Anche il Partito democratico si è inserito in questo dibattito, ad esempio ricordando che quando Salvini era ministro dell’Interno con il primo governo Conte, tra il 2018 e il 2019, il numero di rimpatri è sostanzialmente rimasto uguale agli anni precedenti, nonostante il leader leghista avesse promesso di aumentare le espulsioni.
La propaganda relativa al tema dell’immigrazione non è un fenomeno nuovo nel dibattito politico italiano. Ma cosa c’è di vero in queste affermazioni? Al di là delle differenze di opinioni, abbiamo guardato ai dati per fare un po’ di chiarezza.