Il 16 settembre il governo ha trasmesso al Parlamento la proposta di “Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Questo documento contiene i punti principali su cui si svilupperà il piano vero e proprio che l’Italia dovrà presentare all’Ue per accedere alle risorse del Next generation Eu (un fondo noto anche come Recovery fund, con un valore da 850 miliardi di euro, di cui circa 209 dovrebbero andare al nostro Paese).
Secondo le Linee guida, i piani completi potranno ufficialmente essere presentati all’Ue a inizio 2021, ma come hanno riportato il 17 settembre alcune fonti stampa, la Commissione europea è pronta a ricevere le prime bozze già dal prossimo 15 ottobre.
Tra le varie sezioni, il testo presentato dal governo contiene gli obiettivi a lungo termine che l’Italia intende raggiungere con il piano per la ripresa. Ma tra gli obiettivi della lista, come ha fatto notare su Twitter anche l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, c’è un errore su un numero cruciale come la crescita dell’economia italiana.
Il governo promette infatti di voler «raddoppiare il tasso medio di crescita dell’economia italiana (0,8 per cento nell’ultimo decennio), portandolo quantomeno in linea con la media Ue (1,6 per cento)».
Non è però vero che negli ultimi 10 anni il Pil italiano sia cresciuto in media dello 0,8. Secondo i dati Eurostat, tra il 2010 e il 2019 la crescita media del nostro Paese è stata dello 0,25 per cento: gli anni migliori sono stati il 2010 e il 2017, con un +1,7 per cento, mentre il peggiore il 2012, con un -3 per cento (Grafico 1).
Secondo le Linee guida, i piani completi potranno ufficialmente essere presentati all’Ue a inizio 2021, ma come hanno riportato il 17 settembre alcune fonti stampa, la Commissione europea è pronta a ricevere le prime bozze già dal prossimo 15 ottobre.
Tra le varie sezioni, il testo presentato dal governo contiene gli obiettivi a lungo termine che l’Italia intende raggiungere con il piano per la ripresa. Ma tra gli obiettivi della lista, come ha fatto notare su Twitter anche l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, c’è un errore su un numero cruciale come la crescita dell’economia italiana.
Il governo promette infatti di voler «raddoppiare il tasso medio di crescita dell’economia italiana (0,8 per cento nell’ultimo decennio), portandolo quantomeno in linea con la media Ue (1,6 per cento)».
Non è però vero che negli ultimi 10 anni il Pil italiano sia cresciuto in media dello 0,8. Secondo i dati Eurostat, tra il 2010 e il 2019 la crescita media del nostro Paese è stata dello 0,25 per cento: gli anni migliori sono stati il 2010 e il 2017, con un +1,7 per cento, mentre il peggiore il 2012, con un -3 per cento (Grafico 1).