Da diversi giorni la politica italiana è impegnata in un dibattito sulle cosiddette “auto blu”. La polemica è nata in seguito a un articolo pubblicato il 30 giugno da Il Messaggero, in cui si dice che nei due anni tra il 2018 e il 2019 il loro numero sarebbe aumentato del «30 per cento» rispetto al 2017.
L’articolo è stato ripreso dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, che il 30 giugno ha scritto su Twitter: «Il Messaggero.it dimostra che con il nostro governo le auto blu erano diminuite, con quello dei populisti anti-casta sono invece tornate a crescere. Più 30 per cento in due anni».
Ricordiamo che Renzi è stato presidente del Consiglio tra febbraio 2014 e dicembre 2016, quando ancora era un esponente del Partito democratico. L’espressione «populisti anti-casta» è invece un riferimento al Movimento 5 stelle, forza politica che attualmente fa parte della maggioranza di governo sostenuta anche dal partito di Renzi, Italia Viva.
Ma le auto blu sono davvero aumentate del 30 per cento con il M5s al governo? Abbiamo fatto un po’ di chiarezza.
L’articolo è stato ripreso dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, che il 30 giugno ha scritto su Twitter: «Il Messaggero.it dimostra che con il nostro governo le auto blu erano diminuite, con quello dei populisti anti-casta sono invece tornate a crescere. Più 30 per cento in due anni».
Ricordiamo che Renzi è stato presidente del Consiglio tra febbraio 2014 e dicembre 2016, quando ancora era un esponente del Partito democratico. L’espressione «populisti anti-casta» è invece un riferimento al Movimento 5 stelle, forza politica che attualmente fa parte della maggioranza di governo sostenuta anche dal partito di Renzi, Italia Viva.
Ma le auto blu sono davvero aumentate del 30 per cento con il M5s al governo? Abbiamo fatto un po’ di chiarezza.