Il 31 maggio il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha pubblicato un editoriale che elencava sei riforme ferme in Parlamento e a rischio di non essere approvate, ora che si parla con sempre maggiore insistenza di elezioni anticipate. Tra queste c’era anche quella sullo ius soli, che dovrebbe rendere più semplice acquisire la cittadinanza italiana, in particolare, per i minori nati in Italia da genitori stranieri.



Nel corso del 2015, l’ultimo anno per cui ci siano dati disponibili, 178 mila persone hanno ottenuto la cittadinanza del nostro Paese. Per quasi il 90 per cento (158.891) si tratta di cittadini non comunitari. Il numero è in netta crescita negli ultimi anni: nel 2012 erano 65 mila, circa un terzo. Quasi la metà del totale dei nuovi cittadini, nel 2015, possedevano la cittadinanza albanese (35.134) o marocchina (32.448).



Se guardiamo agli altri Paesi europei, l’Italia ha ottenuto quell’anno il record di acquisizioni di cittadinanza tra i Paesi dell’Unione Europea.



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