Il governo Draghi ha meno laureati del Conte bis

Ansa
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Il 24 febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato la nomina dei 39 nuovi sottosegretari, che vanno ad aggiungersi ai 23 ministri, al presidente del Consiglio Mario Draghi e al sottosegretario a Palazzo Chigi Roberto Garofoli. In totale ora l’esecutivo conta 64 membri, tra ministri, viceministri e sottosegretari. Ma c’è una sorpresa: rispetto al precedente governo, i laureati sono di meno, sia in valori assoluti che in termini percentuali sul totale.

Nelle ultime settimane, diversi commentatori hanno presentato l’esecutivo dell’ex presidente della Banca centrale europea (Bce) come il governo dei «competenti», l’unico in grado di far uscire il Paese dalla crisi causata dal coronavirus. Ma con l’annuncio del Consiglio dei ministri non sono mancate critiche per la nomina di alcuni sottosegretari, come la leghista Lucia Borgonzoni ai Beni culturali. Nel 2018 l’ex candidata presidente alla Regione Emilia-Romagna aveva infatti dichiarato di aver letto l’ultimo libro «tre anni» prima.

Quando un politico è competente?

È molto difficile – e d’altra parte ha poco senso – riuscire a stabilire quanto un membro di un governo sia competente in una determinata materia, utilizzando solo il titolo di studio. Il mestiere della politica peraltro non coincide con le conoscenze tecniche in un determinato settore: Giulio Andreotti, che era laureato in giurisprudenza, ricoprì la carica di ministro in campi diversissimi, dalla difesa all’interno, dagli esteri alle finanze. Lo stesso si potrebbe dire di Aldo Moro o di Pier Luigi Bersani.

L’informazione sul titolo di studio – così come quella sul mestiere esercitato – dà però un’idea sui temi di cui si può essere occupata una ministra o un sottosegretario prima di approdare in Parlamento o al governo.

Draghi vs Conte II

Per vedere quanti sono i laureati e le laureate tra i membri del governo Draghi, abbiamo utilizzato il database I governi italiani ai raggi X, sviluppato da Il Sole 24 ore in collaborazione con Pagella Politica.

Tra i 64 componenti del nuovo esecutivo, i laureati sono 52, l’81,2 per cento. Quelli con un diploma di scuola superiore sono 10 (il 15,6 per cento), mentre in due hanno il diploma di terza media (3,2 per cento): le sottosegretarie Teresa Bellanova (Italia viva) alle Infrastrutture e Stefania Pucciarelli (Lega) alla Difesa, accusata in passato di razzismo.

All’insediamento, avvenuto a settembre 2019, il secondo governo Conte contava 65 componenti, compresi il presidente del Consiglio e il sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro. Di questi, in 55 avevano una laurea, ossia l’84,6 per cento sul totale. Quelli con un diploma di scuola superiore erano nove (13,8 per cento), mentre l’unica con il diploma di terza media era Bellanova, ministra delle Politiche agricole (Grafico 1).

Grafico 1. Titoli di studio dei membri dei governi Draghi e Conte bis – Fonte: I governi italiani ai raggi X
Grafico 1. Titoli di studio dei membri dei governi Draghi e Conte bis – Fonte: I governi italiani ai raggi X

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