Il basso numero di prime dosi di luglio ha alimentato l’
idea che in Italia non ci fossero più molte persone da vaccinare. Ma in questi ultimi giorni il numero di seconde dosi è iniziato a diminuire e le somministrazioni totali sono rimaste tendenzialmente costanti grazie a un progressivo aumento delle prime dosi.
La ripresa della
somministrazioni riguarda quasi tutte le fasce di età, ma in particolar modo quelle tra i 12 e i 39 anni. In questa sezione demografica, le vaccinazioni sono quasi raddoppiate rispetto al minimo toccato a metà luglio. C’è anche un aumento, sebbene più contenuto per i 40-49enni.
Questi dati suggeriscono quindi che in realtà ci fosse un certo numero di persone semplicemente in attesa di ricevere la prima dose di vaccino, ma che non hanno potuto farlo prima perché i centri vaccinali erano impegnati con i richiami di chi aveva ricevuto la prima dose a inizio giugno.
Va infatti considerato che attualmente si stanno utilizzando quasi solo esclusivamente i vaccini Pfizer e Moderna per la somministrazione di prime dosi. Il vaccino di AstraZeneca è infatti stato
vietato sotto i 60 anni e quello di Johnson & Johnson fortemente sconsigliato. Il primo si utilizza quindi esclusivamente per i richiami, mentre il secondo quasi non si usa più.
Se guardiamo ai
tassi di utilizzo dei due vaccini a mRna vediamo infatti che si continuano a tenere poche scorte di entrambi. Guardando ai giorni di autonomia, cioè al numero di dosi rimanenti divisa la media settimanale delle somministrazioni, vediamo che Pfizer si può utilizzare a questo ritmo ancora per tre giorni e Moderna per nove.
Infine, guardando al numero di persone che hanno ricevuto
almeno una dose vediamo che tra gli over 80 si è oltre il 94%, tra i 70-79enni al 90%, tra i 60-69enni all’84%, tra i 50-59enni al 76%, tra i 40-49enni al 66%, tra i 20 e i 39 anni al 57% e tra i 12-19enni al 30%. Per quest’ultima fascia le adesioni hanno aperto più tardi e va anche tenuto in considerazione che sotto i 18 anni serve l’autorizzazione di entrambi i genitori e che poi uno lo accompagni al centro vaccinale. Un minore tasso di adesione in questa fascia di età può spiegarsi anche così.