Da mesi il decreto “Sicurezza” – approvato definitivamente dal Parlamento a giugno – è al centro del dibattito politico. Per alcuni è un segnale di deriva autoritaria. Per altri, una risposta necessaria al bisogno di legalità. Ma che cosa prevede davvero questo decreto, voluto fortemente dal governo Meloni?

Per fare chiarezza, abbiamo pubblicato una nuova Guida – riservata alle nostre sostenitrici e ai nostri sostenitori – che analizza punto per punto i contenuti del decreto, diventato legge dopo un percorso parlamentare lungo e controverso.

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Nato inizialmente come disegno di legge, il testo è stato trasformato in decreto-legge – anche a seguito delle obiezioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – così da garantirne un percorso più rapido. Il decreto finale è molto ampio: introduce nuovi reati, inasprisce pene esistenti, rafforza i poteri delle forze dell’ordine e dei servizi segreti, restringe alcune tutele in carcere e interviene su temi sensibili come le occupazioni abusive, l’accattonaggio e l’uso delle SIM da parte di cittadini extracomunitari.

Nella Guida trovate:

• la ricostruzione del percorso che ha portato all’approvazione del decreto;
• l’elenco dei nuovi reati introdotti e delle pene aumentate;
• le misure preventive più contestate;
• le novità per la polizia e le altre forze dell’ordine;
• e le modifiche al sistema penitenziario.

Nella Guida abbiamo raccolto anche le critiche di giuristi, associazioni e dei partiti all’opposizione, ma anche le ragioni del governo e delle forze dell’ordine che hanno sostenuto il provvedimento.

L’obiettivo è quello di offrire un’informazione documentata, chiara e accessibile su una legge che ha diviso la politica e l’opinione pubblica, ma su cui è possibile – e necessario – farsi un’idea informata.

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