La pandemia di Covid-19 ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante avere a disposizione informazioni complete e, soprattutto, diffuse da fonti verificate e autorevoli. Per quanto riguarda la situazione italiana, i dati su cui fare affidamento per capire l’andamento dei contagi sono quelli pubblicati quotidianamente dalla Protezione civile e forniti dal Ministero della Salute.
Fin dall’inizio dell’epidemia poi, una serie di mappe, studi e tabelle interattive online tengono traccia dei dati relativi alla diffusione del nuovo coronavirus, tanto a livello nazionale quando globale.
Non sempre, però, i database che si trovano online sono affidabili, anche senza considerare che la raccolta dei dati sull’epidemia a livello ufficiale si è dimostrata complessa e problematica in diversi Paesi (ci torneremo).
Recentemente, ad esempio, un’inchiesta della Cnn ha messo in dubbio l’affidabilità delle informazioni fornite dal sito Worldometers.info, un aggregatore di dati che si propone di tracciare l’andamento globale di 16 variabili legate al coronavirus. Il sito era diventato particolarmente popolare, anche grazie alla sua immediatezza e facilità di lettura. L’articolo di Cnn, però, ha fatto notare che alcuni dati riportati da Worldometers – ed utilizzati da altri aggregatori (ad esempio la Johns Hopkins University) o persino da autorità nazionali (come il governo britannico o quello spagnolo) – sono poi risultati approssimativi o sbagliati.
Quali sono, allora, le fonti migliori a disposizione per quanto riguarda dati e numeri relativi all’epidemia di coronavirus, sia a livello nazionale che per fare confronti tra i diversi Paesi?
Fin dall’inizio dell’epidemia poi, una serie di mappe, studi e tabelle interattive online tengono traccia dei dati relativi alla diffusione del nuovo coronavirus, tanto a livello nazionale quando globale.
Non sempre, però, i database che si trovano online sono affidabili, anche senza considerare che la raccolta dei dati sull’epidemia a livello ufficiale si è dimostrata complessa e problematica in diversi Paesi (ci torneremo).
Recentemente, ad esempio, un’inchiesta della Cnn ha messo in dubbio l’affidabilità delle informazioni fornite dal sito Worldometers.info, un aggregatore di dati che si propone di tracciare l’andamento globale di 16 variabili legate al coronavirus. Il sito era diventato particolarmente popolare, anche grazie alla sua immediatezza e facilità di lettura. L’articolo di Cnn, però, ha fatto notare che alcuni dati riportati da Worldometers – ed utilizzati da altri aggregatori (ad esempio la Johns Hopkins University) o persino da autorità nazionali (come il governo britannico o quello spagnolo) – sono poi risultati approssimativi o sbagliati.
Quali sono, allora, le fonti migliori a disposizione per quanto riguarda dati e numeri relativi all’epidemia di coronavirus, sia a livello nazionale che per fare confronti tra i diversi Paesi?