Il 19 ottobre l’agenzia stampa LaPresse ha pubblicato un audio, registrato di nascosto durante un’assemblea di Forza Italia alla Camera, in cui si sente Silvio Berlusconi fare una propria ricostruzione delle responsabilità sulla guerra in Ucraina. In breve: secondo l’ex presidente del Consiglio, il conflitto sarebbe nato per colpa dell’Ucraina e del suo presidente Volodymyr Zelensky, mentre il presidente russo Vladimir Putin sarebbe stato costretto a entrare in guerra contro la sua volontà. Il giorno seguente, in un’intervista con il Corriere della Sera, il leader di Forza Italia si è difeso dalle critiche arrivate nelle ultime ore, dicendo di non aver voluto dare «nessuna interpretazione assolutoria all’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa».
Già pochi giorni prima delle elezioni del 25 settembre, ospite a Porta a Porta su Rai1, Berlusconi aveva fatto dichiarazioni simili, dicendo che l’obiettivo di Putin era quello di sostituire Zelensky con «persone per bene», un’espressione usata anche nell’audio pubblicato da LaPresse.
Che cosa c’è di vero e di falso nella ricostruzione fatta dal leader di Forza Italia? Abbiamo verificato le parole di Berlusconi, che ha detto una serie di cose prive di fondamento.
Già pochi giorni prima delle elezioni del 25 settembre, ospite a Porta a Porta su Rai1, Berlusconi aveva fatto dichiarazioni simili, dicendo che l’obiettivo di Putin era quello di sostituire Zelensky con «persone per bene», un’espressione usata anche nell’audio pubblicato da LaPresse.
Che cosa c’è di vero e di falso nella ricostruzione fatta dal leader di Forza Italia? Abbiamo verificato le parole di Berlusconi, che ha detto una serie di cose prive di fondamento.